sabato 30 gennaio 2021
A tu per tu con Stefano Moiso
mercoledì 27 gennaio 2021
Articolo sulla Giornata della Memoria di Alessia Chimirri Classe 2^A della scuola secondaria di primo grado Mario Costa-San Francesco al Campo
Lunedì abbiamo affrontato il tema della Shoah tenendo lezione in laboratorio con la 2^A della scuola secondaria di primo grado Mario Costa - San Francesco al Campo con la Dottoressa Vittoria Adamo. L'articolo che si è scelto da pubblicare è stato della studentessa Alessia Chimirri.
Articolo sulla Giornata della Memoria
Per fortuna che è stata istituita, questa Giornata della Memoria, per non dimenticare anche se gli anni passano. Per fortuna che nel 2000 qualcuno ha deciso di stabilire una data in cui sensibilizzare tutti su ciò che è accaduto e che non deve più accadere. E’ stato scelto il 27 gennaio, perché simboleggia la libertà: in tale data, nel 1945, le truppe dell’Armata rossa hanno aperto i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, ponendo fine alla Shoah.
Cerchiamo di capire il significato di questo termine, Shoah, così carico di angoscia e terrore. E’ una parola ebraica, che vuol dire catastrofe; e ciò racchiude tutto: la distruzione di una vita, la dispersione dei famigliari, la fine del lavoro, la fame, la paura, la perdita di un’identità e di qualsiasi proprietà. Una vera catastrofe.
Dove prendere spunto per ricordare? Tanti negli anni hanno parlato della Shoah o l’hanno rappresentata, sotto diversi punti di vista: vissuta da bambini, come nei film “Un sacchetto di biglie” (2017) e “Il bambino dal pigiama a righe” (2008) o da una famiglia intera, come in “La vita è bella” (1997); affrontata e combattuta da un imprenditore, come in “Schindler’s List” (1993); descritta da chi l’ha vissuta come internato (“Se questo è un uomo” di Primo Levi) o con la paura di essere scoperto (“Diario” di Anne Frank). E l’elenco potrebbe continuare…
E allora prendiamo anche noi spunto da loro, citando qualche frase significativa per riflettere. Oskar Schindler, imprenditore pronto ad assumere operai ebrei nella propria azienda per salvarli dalla deportazione, dice: “Il vero potere non è poter uccidere, ma avere tutti i diritti di farlo e trattenersi”. In “La vita è bella”, si esordisce con: “Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla”. Dal film “Un sacchetto di biglie” impariamo che “Tutti avevano paura, anche se fingevano di non averne”. “Il bambino con il pigiama a righe” ci ricorda che “Tutto questo è accaduto tanto tempo fa e non dovrebbe più accadere. Non oggi”. Anne Frank scrive: “Mi opprime anche più di quanto non possa dire il fatto che non possiamo mai uscire, e ho una paura tremenda che ci scoprano e ci fucilino”. E Primo Levi introduce il suo libro scrivendo: “Voi che siete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo, come una rana d’inverno”.
Si resta senza parole, nel leggere tutto questo. Sembra incredibile, impossibile, assurdo. Eppure è successo. Non dimentichiamolo mai e soprattutto raccontiamolo, sempre.
Alessia Chimirri
Classe 2°A
Scuola Secondaria di Primo Grado “Mario Costa”
martedì 26 gennaio 2021
A tu per tu con Double A
In collaborazione con The Palma Music e Vena Artistica Associazione Culturale per lo Spettacolo oggi presentiamo l' artista : Double A
Double A in arte, all’anagrafe Aalen Sarray, è un rapper e compositore udinese. Classe 1994, si avvicina da giovanissimo alla musica: appassionato di progressive rock e di artisti come Frank Zappa, muove i primi passi grazie a una tastiera giocattolo presa in prestito da un amico. E’ questo lo strumento che gli consente di studiare le basi della teoria musicale. Dopo un anno in una band, poi sciolta, che si dedicava a pezzi originali rock, Aalen inizia ad avvicinarsi al mondo rap: è il 2014 quando scrive il primo testo e compone i primi accordi che sarebbero andati a costituire la base strumentale. Due anni dopo, grazie alla collaborazione con l’amico Libero Tonon, vede la luce il brano “Dagli abissi al cielo”, un brano che contrappone la durezza e il realismo delle strofe all’ottimismo e al tono incoraggiante del refrain: “dentro di te si nasconde il terrore di fallire/ (non temere perchè)/ ogni errore è motore di qualcosa di migliore”.
(Vedi bio)
Un sogno frequente?
Mi capita spesso di sognare di tornare a coprire le vesti dello studente universitario, avere un esame a breve e non sapere una mazza! L’esatto opposto di un sogno premonitore!
venerdì 22 gennaio 2021
A tu per tu con Giulia Bima
Chi è Giulia Bima?
Sono una ragazza di 27 anni. Vivo a Fossano in provincia di Cuneo. Sono una cantante. Da molti anni mi esibisco in locali, mi occupo dell'animazione musicale ai matrimoni ecc.. ho partecipato a concorsi musicali. Da poco tempo ho iniziato a scrivere brani miei.
Genere musicale?
Domanda difficile. Non ho un genere specifico. Spazio molto ed esploro.
Cosa le piace fare nel tempo libero?
Nella vita di tutti i giorni sono un'educatrice. Mi occupo dei progetti con i migranti. Nel mio tempo libero cerco di occuparmi della mia passione, sperando piano piano di riuscire a dedicarmi più regolarmente ad attività professionali legate alla musica-
Un sogno frequente?
Legato alla musica: un sogno in grande: andare a Sanremo. In generale, invece spero di poter vedere il mondo: riuscire a viaggiare molto è per me un altro grande sogno!
Grazie mille.
Giulia
Esclusiva Intervistandopersport.com : A tu per tu con l' Avvocato Antonio Spadaro
Ancora oggi c'è chi se ne occupa?
Né il sottoscritto, né gli altri miei familiari da due anni ricoprono ruoli dirigenziali, ma tale circostanza è una scelta. Non vi è dubbio che, occorre osservare, apprendere, e trovare nuovi stimoli per future esperienze che non tarderanno ad arrivare.
Spesso troviamo molti appassionati come te che diventano dirigenti, a volte anche presidente di una società piccola o grande: passione o competenza?
Un po' tutte e due. Tuttavia ritengo che qualora vi sia solamente passione, la quale non viene unita alla competenza, il percorso è breve. Fare il dirigente a qualsivoglia livello, richiede ampia competenza tecnica e manageriale, che purtroppo non sempre riscontro.
giovedì 21 gennaio 2021
Allarme “maleducazione ” al Carrefour di Torino : giovane dipendente percosso da un cliente!
Sito Ufficiale Torino Football Club: Presentazione ufficiale del tecnico Davide Nicola
Photo Ufficiale Torino Football Club -Agenzia La Presse |
"Presso la sala conferenze dello stadio Olimpico “Grande Torino” il Presidente Urbano Cairo ha presentato così Davide Nicola, neo tecnico dei granata: “Con Nicola c’è sempre stato un bel rapporto, nella stagione 2005/2006 era un capitano senza fascia: era uno dei giocatori più rappresentativi e faceva tanto gruppo. Ma adesso Nicola fa l’allenatore, e le sue esperienze mi hanno colpito molto: dalla promozione col Livorno alle salvezze ottenute con Genoa e soprattutto Crotone. Sa fare il suo mestiere con grande carica e ha una forte capacità di interagire coi calciatori. Ho voluto quindi dare un’opportunità a una persona che può dare una grossa mano al Toro.
Mi dispiace aver dovuto esonerare Giampaolo, a cui ero molto legato. Mi avrebbe fatto piacere iniziare un nuovo ciclo con lui, ma così non è stato: lo ringrazio comunque per il lavoro svolto”.
Esclusiva Intervistandopersport.com. : A tu per tu con le sorelle-modelle Francesca Noemi e Ludovica
Francesca Noemi e Ludovica presentatevi : Chi siete?
Buongiorno, siamo tre sorelle veniamo da Napoli Francesca Noemi e Ludovica.
Che cosa significa per voi "sfilare"?
Per noi la moda è molto importante e ci tutela l’agenzia di Bulli&Pupe di Roma di cui facciamo parte .Amiamo sfilare fare film è ancora di più gli spot pubblicitari .
Materia scolastica preferita?
Francesca : sono al secondo anno di superiore e amo la materia d’inglese,
Noemi : sono al primo anno di superiore e adoro studiare lo spagnolo,
Ludovica : sono in prima media e mi piace la lingua italiana.
Che cosa vi piace fare nel tempo libero ?
Nel tempo libero ci piace la fotografia e pratichiamo sport : ginnastica artistica.
Calcio...tifose o no?
Siamo tanto sportive e tifiamo ovviamente il Napoli .
A tu per tu con Wedra
Collaborazioni: Rayden (One Mic), Jack The Smoker, Dj Fede,Dj, Rex,Blaster;Ice, Nemesis,Gabriel Altobelli,Junior, Dinu e molti altri artisti emergenti, come vede la comparsa sul disco di Dj Fede "Torino Underground"disco di artisti di torino emergenti,
the next level mixtape per Barre di Plutonio e Luigi e molti altri lavori.
A livello di live ha fatto l'apertura di artisti come: Maury B(Gatekeepaz)(2009), Esa(2014), Duke Montana(2014), Shade(2014), Salmo(2014), Murubutu e la kattiveria crew(2015)Alien Army(2015) Noyz Narcos(2015) e svariati live.
Come sempre ringrazio sempre chi mi sta al fianco a chi mi ha e chi mi ha voluto bene. Il rap non è morto come dicono se chi ci crede ancora combatte e scrive i propri sentimenti per mantenerlo vivo!!!!!!!
Dedicherò da oggi in poi al mio amato fratello che mi ha lasciato qui da solo ogni mio singolo lavoro per fare in modo che sia sempre fiero di me...SANGUE DEL MIO SANGUE...
Dal 12 febbraio 2016 Wedra entra a far parte dell' Exabyte Records fino al 2017.
Nel 2019 crea l'album ANTIDOTO e VELENO facendosi notare nel 2020 dall'etichetta discografica THE PALMA MUSIC con la quale firma il contratto di distribuzione e produzione con la stessa e viene affiancato al Manager J.C. Abraham De Palma.
Chi è Wedra?
Wedra è un artista che nasce come freestyler durante il periodo della vecchia scuola, il suo obbiettivo principale è quello di mandare messaggi sociali ai giovani attraverso la musica.
Durante la sua carriera inizia a collaborare con artisti del calibro di Fred De Palma ,Kiffa ,Jack The Smoker , Rayden (One Mic) , Dj Fede, arrivando a pubblicare complessivamente 11 Album.
Tra i tanti live presentati da lui ne elenchiamo alcuni fra i quali Salmo e Nitro, Noyz Narcos , Duke Montana , Alien Army, Inoki , Tecniche Perfette inoltre ha collaborato con diverse etichette fino ad arrivare a chiudere il suo ultimo contratto nel 2020 con la The Palma Music con la quale prosegue tutto'ora la sua collaborazione.
I generi musicali intrapresi da Wedra sono molteplici, ne nominiamo alcuni tra i quali : Rap, Hip Hop, Trap , Pop e altri.
Cosa le piace fare nel tempo libero?
Nel tempo libero Wedra ha l'hobby della corsa e della cucina.
Un sogno frequente?
Uno dei sogni frequenti di Wedra è poter essere un giorno una delle figure centrali di ispirazione artistica per le nuove generazioni.
martedì 19 gennaio 2021
Sito Ufficiale Torino Football Club :Davide Nicola allenatore del Toro
Sito Ufficiale Torino Football Club |
Davide Nicola è nato a Luserna San Giovanni, provincia di Torino, il 5 marzo 1973. Da calciatore professionista ha indossato anche la maglia del Toro nella stagione 2005/2006, contribuendo con il suo gol contro il Mantova nella finale dei playoff alla promozione dei granata in serie A. Nel 2010 ha intrapreso la carriera da allenatore, maturando molteplici esperienze. Indimenticabile l’impresa ottenuta sulla panchina del Crotone nella stagione 2016/2017, con lo straordinario exploit di 20 punti nelle ultime 9 giornate che fece la differenza, permettendo al club calabrese di rimanere nella massima serie. Di rilievo è stato anche il suo apporto nella scorsa stagione sulla panchina del Genoa, con il quale subentrando a stagione in corso ha centrato l’obiettivo della salvezza.
Il Presidente Urbano Cairo accoglie Davide Nicola con il più cordiale bentornato. A lui e a tutto il suo staff buon lavoro, Sempre Forza Toro!
lunedì 18 gennaio 2021
Esclusiva Intervistandopersport.it : a tu per tu con il duo artistico Yamael
Siamo Yamael, due Yamael, di strada polistrumentiste di Torino. Siamo Aria ed Erica, e abbiamo iniziato a scrivere, comporre e arrangiare le nostre canzoni insieme nel 2016. Entrambe scriviamo canzoni da quando eravamo molto giovani. Aria è la voce principale e suona chitarra ritmica, tastiera e handpan. Erica canta i cori ed è la seconda voce, suona chitarra acustica, elettrica, mandolino, ukulele, cajon, percussioni da piede e bongo. Nelle nostre canzoni alterniamo l'utilizzo degli strumenti musicali a seconda dell'atmosfera che vogliamo creare.
Erica e Arianna : Chi siete?
Siamo due ragazze di 25 anni che cercano di vivere della propria musica. Siamo artiste di strada, e cantiamo le nostre storie per connetterci agli altri, dimostrando che ci sono tanti modi diversi di vivere, e che non siamo tutti obbligati a seguire gli stessi percorsi. L'intento della nostra musica è quello di portare chi ci ascolta all'aperto, nella natura, dove è possibile respirare e trovare la propria pace. Vogliamo comunicare l'importanza di sentirsi liberi e credere di poter vivere seguendo le proprie necessità e i propri istinti.
Come si svolge la vostra giornata?
Le nostre giornate, in questo periodo particolare, sono dedicate soprattutto alle prove musicali, allo studio dei nostri strumenti musicali, alla creazione di nuove canzoni, alla ricerca di nuove melodie.
Siamo andate a vivere insieme prima del secondo lockdown per poter collaborare e dedicarci pienamente a queste attività.
In che modo vi preparate per il canto?
Aria è un'insegnante di canto e tiene molto al riscaldamento vocale prima delle esibizioni. Perciò facciamo insieme vari esercizi per "scaldarci" la voce e ci ricordiamo sempre di bere molta acqua per tenere le corde vocali ben idratate.
Oltre alla musica, quale passione coltivate?
Oltre alla musica abbiamo tanti interessi artistici, per esempio ci piace dipingere insieme. Non a caso, la copertina del nostro album "Running Barefoot" l'abbiamo dipinta a quattro mani in una notte.Ci piace molto trascorrere del tempo nella natura per camminare, trovare un po' di tranquillità e ispirazione per la nostra musica.Inoltre non disdegnamo mai un buon bicchiere di vino.
venerdì 15 gennaio 2021
Tabaccheria L.D.S.F. Di De Carlo Elio di Corso Unione Sovietica 505/C Torino
sabato | 07:00–13, 15–19:30 |
domenica | Chiuso |
lunedì | 07:00–13 , 15–19:30 |
martedì | 07:00–13 , 15–19:30 |
mercoledì | 07:00–13 , 15–19:30 |
giovedì | 07:00–13 , 15–19:30 |
mercoledì 13 gennaio 2021
A tu per tu con Roberto Salinardi
lunedì 11 gennaio 2021
Luisella Urietti : M-CLAIRE& ALTRE EMOZIONI
STA PER USCIRE IL PRIMO RACCONTO DI UNA COLLANA DAL TITOLO M-CLAIRE & ALTRE EMOZIONI, che vede Claire come personaggio narrante. Perché questo titolo?
Perché ogni donna è un'emozione: un insieme di stati d'animo, di sentimenti e di sensazioni e appunto di emozioni. In continua trasformazione ed evoluzione.
Ho deciso di pubblicare questa serie di racconti (36 racconti, 12 all'anno, 1 al mese) per offrire uno spunto di percorso alle donne di ogni età, che ogni giorno si guardano allo specchio e si chiedono a che punto sono nella loro “evoluzione femminile”, quanto si sono avvicinate alla propria identità, quanto sono soddisfatte di loro stesse e del modo nel quale esprimono o non esprimono il loro potenziale femminile.
CHI È LUISELLA-CLAIRE?
Luisella-Claire è una bimba - figlia unica - che cresce in un ambiente isolato e decisamente ostile, nel quale le donne non hanno quasi nessun valore. O almeno, lo hanno limitato alla loro funzione di base: sposarsi, fare figli e occuparsi di essi e della casa. Fin da piccola, non ho mai avuto questa priorità: volevo invece studiare, laurearmi, lavorare e conoscere il mondo. È una scelta che ho fatto a 12 anni e che mi ha attirato la forte opposizione di mio padre che voleva impormi la condizione sopra descritta. È stato tutto un crescere “contro”, che ho pagato a caro prezzo su vari piani: la mia infanzia e la mia adolescenza sono state segnate da grande fatica fisica e innumerevoli difficoltà di varia natura. Un percorso in solitaria, dove nessuno si è mai schierato dalla mia parte: i pochi familiari mi hanno osteggiata in vari modi.
Ma io ho continuato. Anzi, la loro disapprovazione mi rafforzava nel mio obiettivo – ero la sola a difenderlo - e nessun sacrificio mi sembrava troppo grande per riuscire a raggiungere la mia libertà.
QUESTO RACCONTO S'INTITOLA “Marì, una donna invisibile”. DI COSA PARLA E PERCHÉ QUESTO TITOLO?
Marì è la mamma di Claire: la mia mamma. Se n'è andata pochissimo tempo fa dopo una vita trascorsa nell'ombra. Una donna bella e creativa, molto delicata e femminile. Amava i fiori, i colori, la consistenza delle stoffe e la bellezza in generale. Qualità e attitudini queste che, nel tempo, in seguito all'isolamento totale nel quale è vissuta, si sono indebolite fino a quando lei si è spenta. L'isolamento, la mancanza di affetto, di attenzione e di condivisione uccide: uccide dentro, nell'anima. Lo fa progressivamente, ci indebolisce e rende ogni giorno meno visibili, più sole, fino al punto da farci diventare “irraggiungibili” e “ intoccabili”. È il prezzo per continuare a vivere quando non si può esprimere più nulla di se stesse, e il nostro “sentire” è lontanissimo dalla realtà nella quale ci troviamo.
IN TUTTI I RACCONTI SI PARLA DI FEMMINILITÀ E DEL PERCORSO CHE BISOGNA COMPIERE PER DIVENTARE UNA DONNA. QUINDI NON FUNZIONA COME IN NATURA DOVE UN BRUCO DIVENTA FARFALLA?
A partire dalla figura di mia mamma, che però in gioventù era stata una guerriera e che oggi definiremmo di idee decisamente “femministe”, Claire-Luisella inizia il suo riscatto, che, al contempo, è il riscatto di Marì. Tutte le cose che mi diceva da bimba sul fatto che le donne devono provvedere a se stesse e non dipendere da nessuno - soprattutto non dipendere da un uomo - mi sono entrate nel sangue e sono diventate la base della mia evoluzione personale.
Come scriveva Simone De Beauvoir, “Maschi e femmine si nasce, uomini e donne si diventa”.
Dall'immagine di mia madre, “ferita” e dimenticata, sono partita per ricostruire lei - e me - attraverso i racconti di questa collana.
Ho dato voce a lei – attraverso il mio vissuto in diverse fasi della vita – e a milioni di donne di ogni dove che vivono la stessa esperienza.
Ogni donna, infatti, attraversa fasi come queste, e si ritrova ogni giorno davanti alla scelta tra ascoltare le proprie inclinazioni e fare quello che invece altri – o la società – vogliono da lei. È una scelta sempre molto dolorosa ma è un percorso obbligato: l'unico che conosco per rimanere fedeli a noi stesse.
Claire è l'espressione del costante divenire dello spirito femminile; in essa, ogni donna può riconoscere, come in uno specchio, un riflesso di sé: il proprio passato, remoto o recente, insieme con il presente o il futuro. Un riflesso dal quale partire per un viaggio introspettivo alla ricerca di aspetti nascosti o dimenticati. I quali – pezzi mancanti di un puzzle personale -, una volta recuperati la aiuteranno a trasformarsi nell'unica donna destinata a diventare: se stessa.
QUALE MESSAGGIO VUOLE TRASMETTERE AI LETTORI QUESTA COLLANA?
L'esempio di Luisella-Claire, che per perseguire questo sogno ha rischiato di morire più volte, testimonia che questo percorso è SEMPRE possibile.
In particolare, desidero che le donne che mi leggeranno possano trovare nelle mie parole la forza per continuare il loro cammino. SEMPRE, soprattutto con meno fatica e dolore. E sentendosi incluse – anche senza conoscersi – in un grande “movimento” femminile nel quale milioni di altre donne lottano ogni giorno per gli stessi obiettivi.
RICORDIAMOCI CHE È POSSIBILE SEMPRE, ANCHE QUANDO SEMBRA CHE NON CI SIANO PIÙ SPERANZE.
SI DICE CHE SCRIVERE DI SE STESSI È TERAPEUTICO. LO È STATO ANCHE PER TE SCRIVENDO QUESTI RACCONTI?
Certamente. Man mano che procedevo con la narrazione, ricordi ed eventi riemergevano dal passato, affioravano alla memoria con il loro carico di dolore, sofferenza, tristezza... meno frequentemente gioia, leggerezza e luce. Scrivere, per quanto mi riguarda - ed è successo lo stesso quando ho scritto i 3 capitoli autobiografici del mio precedente libro CambiAmi la vita – è un modo per far pace con il mio passato e quindi con me stessa. Con un mondo che non c'è più ma del quale tutti conserviamo tracce.
Quando scrivo, scelgo di tenere la parte migliore del passato e di lasciar andare tutto il resto con il fluire della narrazione. È un modo “saggio” che ho imparato nella mia formazione in Svizzera, per poter andare verso il futuro con il migliore dei bagagli: le proprie esperienze positive e/o quelle negative metabolizzate.
Tale processo porta a un cambiamento fondamentale che si attua attraverso il perdono. Il perdono è un atto del cuore – prima di tutto nei confronti di se stessi - e non una decisione della mente; è il movimento che ci permette di lasciar andare il dolore e il risentimento a lungo trattenuti. Perdoniamo per essere liberi da eventi passati che solo noi possiamo decidere di lasciare andare. Considero la scrittura un modo GENIALE per fare questo.
QUESTA COLLANA ESCE SOLO NELLA VERSIONE E-BOOK. PERCHÉ QUESTA DECISIONE?
Da ragazza ho amato i libri di carta più di qualsiasi cosa nella mia vita e, per molti anni, molto più di quanto abbia amato me stessa. Ma i tempi mutano e il cambiamento – pur sempre un po' doloroso – oggi offre altri strumenti. Prima di tutto è una scelta ecologica: la carta è costosa e fortemente inquinante perché lo sbiancante ottico usato nella stampa è uno degli agenti chimici più dannosi per il pianeta. Un e-book invece è più accessibile, si può leggere anche su uno smartphone, costa molto meno e trasmette le stesse emozioni.
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Figlia unica, il papà lavorava in Fiat e la mamma in Comune a Torino. Adora praticare sport, viaggiare ed i cani.Dal 2009 è giornalista pubb...
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Chi è Vanessa Minotti? Sono una presentatrice tv e speaker radio ormai da anni e lavoro per diverse emittenti tv e radio, nazionali e regi...
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Parlami delle tue ultime opere... Mi piacerebbe iniziare col dirti che da Giugno 2020 sono diventata una delle Belly Artist certificate BAI...