sabato 8 agosto 2020

A tu per tu con Leonardo D’Augelli

 Leonardo D’Augelli , in arte ( Leo Dauge) è un giovane regista e cantautore . Leo è nato a Palermo il 6 giugno 1986 , cresciuto tra San Severo e Torino più precisamente Grugliasco negli ultimi tempi fino al trasferimento a Cumiana , sin dai tempi delle scuole elementari Leo scriveva poesie ed è sempre stato un sognatore , ha sempre amato la scrittura che lo distraeva durante le giornate di studi a scuola ... nel 2006 comincio’ ad avvicinarsi alla musica per poi affacciarsi alla fotografia ... il cinema arrivo’ durante un lungo periodo di tribolazione dovuta alla vita matrimoniale in crisi ... il primo film uscì nel 2018 con il titolo “Torino Criminale parte 1” girato in maniera indipendente e con attori non professionisti , ma dopo la terza proiezione il film viene ritirato dalle sale. Nasce così la voglia di continuare a mettersi in gioco con un secondo film “Torino criminale Blood Revenge"  dove però compaiono nomi come Barbara Morris , Mauro Tarantini , Puccia Ignazio , Gaetano Zaza e molti altri promettenti del mondo del cinema , leo ha sempre dato la possibilità a ragazzi e ragazze di mettersi in gioco ,Torino Criminale Blood Revenge dovremmo trovarlo in sala nei primi mesi del 2021 . Nel mentre Leo firma con il suo produttore esecutivo Vito Moscato (imprenditore di Torino con la passione della recitazione e del canto ) un progetto cinematografico dal titolo “TRUTH OR DEATH “ da presentare a canali come “Netflix“. durante le riprese del progetto Torino criminale parte 1 Leo partecipa al Glocal festival con il cortometraggio Hysteria dove arriva tra i finalisti , partecipa in seguito a contest statunitensi con il cortometraggio “Dylan” nel 2019  dove arriva terzo vincendo una borsa di studio presso i pinacle studios di Atlanta ma rifiuta per non stare lontano dai figli . Con la passione del canto Leo incide il brano “Maledetta Luna “ insieme al rapper “Lollopush”  e da lì un seguirsi di brani prodotti dalla Blackflow Enterprise e dalla LDV cinema . Il cinema e la musica sono parte di me riferisce Leo Dauge , io vivo d’arte e nella vita la mia arte mi aiuta a non cadere tra gli ostacoli che ogni giorno mi trovo davanti.


Chi ti ha ispirato nella tua carriera ? 

Amo molto i film di Sergio Leone ma anche lo stile di Francis Ford Coppola ... 

La pellicola migliore ?
Per me la pellicola migliore di tutti i tempi è “C’era una volta in America “ 

La mia arte in una frase o in una parola ? 
La mia arte è : vivere di emozioni e farsi trasportare da essa ... 

Cosa consiglio ai giovani che vogliono intraprendere la mia strada? 
Io consiglio di credere in se stessi anche se  la meta sembra impossibile, perché se credi in ciò che fai , nulla è impossibile...

giovedì 6 agosto 2020

A tu per tu con Francesco Trimani





Quanto ti piace il tuo lavoro?

Credo che alla fine se fai qualcosa che ti piace e ti realizza non lo definisci neanche più “lavoro”.Comunque per restare in tema “lavoro”, portare allegria e spensieratezza vorrei diventasse il mio lavoro e che mi accompagnasse per tutta la vita. Purtroppo vivere soltanto di “Arte” non è per nulla semplice, quindi bisogna ingegnarsi e cercare un lavoro che si avvicini il più possibile alle nostre inclinazioni caratteriali.

Canzone italiana o straniera preferita?

Sinceramente non ho una canzone preferita, ho delle canzoni che hanno segnato la mia infanzia e la mia adolescenza. Poi, indicativamente, mi piace tutta la musica “melodica”.

Quanti squilli del cellulare prima di rispondere? Rimanendo in tema, di che cosa parla la tua ultima
canzone?

Se non sono impossibilitato a rispondere, solitamente rispondo entro tre squilli. La mia ultima
canzone è strettamente legata al “telefono” perché racconta di un momento “tremendo” che mi è capitato mentre lavoravo in un call center. Ho contattato una signora che, dopo aver ricevuto altre
chiamate prima della mia, si arrabbiò tantissimo e mi offese come se non ci fosse un domani. Al di là della maleducazione della signora, il fatto di essere un elemento di “disturbo”, io che come ho detto precedentemente, ho come obiettivo quello di portare un po di allegria nella vita delle persone, l’ho
vissuto come una “violenza” su me stesso. E proprio da questa “sofferenza” è nato il nuovo brano dal titolo “…..”

Se una donna ti domandasse la tua maglia, gliela daresti?

Anche se sono molto freddoloso la galanteria non dovrebbe mai mancare. Quindi, si.

Bonaventura, Ferias , Esposito è un matrimonio che s'ha da fare per il Toro?

A questa domanda non riesco a darti una risposta esaustiva perché non sono un vero e proprio “tifoso”, nel senso che mi sono avvicinato al mondo del calcio, e in special modo al Toro, nel 2014, quando stavo scrivendo il brano “A Torino c’è”, un inno dedicato alla bellezza e alla storia della mia città, e tra le date “importanti” c’era il 4 maggio 1949 e ho voluto approfondire. Leggendo la storia del Grande Torino mi sono emozionato a tal
punto da dedicargli un inno che ho intitolato “Grande Torino” e che risuona ormai da 5 anni allo stadio ogni volta che il Toro gioca in casa.