martedì 26 aprile 2022

Cinema, TV, Teatro: A tu per tu con Donato Luigi Bruni







Dèsirèe Fadda intervista il regista ,sceneggiattore, video maker Donato Luigi Bruni, Vena Artistica 2022 Film Commission Piemonte.






Chi è Donato Luigi Bruni?

Donato Luigi Bruni nasce a Taranto il 10 dicembre 1992.

Fin da piccolo manifesta talento nelle arti figurative e curiosità verso il mondo dell’audiovisivo. Dopo la formazione in discipline artistiche, in contemporanea alla carriera da illustratore, decide di sperimentare anche nel campo della sua altra grande passione, il cinema, mezzo che gli permette di esprimere emozioni, non solo con immagini e colori, ma anche con suoni, rumori, musica, parole, volti. Negli ultimi undici anni si è dedicato totalmente all’arte e nel 2021 gira il corto “Smile” vincitore del Premio del Pubblico al Glocal Film Festival del Piemonte Movie mentre la produzione del suo prossimo cortometraggio è iniziata ad aprile 2022 e si intitola “She”.


Filmmaker vs Videomaker: perché distinguere i ruoli?

Nel mondo interdisciplinare e estremamente connesso in cui viviamo dove i social la fanno da padrone, è difficile trovare nette differenze. Ho incontrato molte volte professionisti che erano sia registi che operatori di macchina, sia capaci di dirigere un film di finzione, che uno spot pubblicitario. Personalmente mi sono dedicato sempre alla fiction, ma quello dipende dal mio bisogno irrefrenabile di dover sempre raccontare storie.


In che modo si lavora alla post produzione e al montaggio?

La post produzione è una delle parti del fare un film che preferisco. Quando scrivo una sceneggiatura, nella mia testa ogni inquadratura è già montata ed è sempre una grande emozione quando, poi, il girato, montato insieme, coincide con lo storyboard e l’idea originale che avevo in mente. Oggi, con i vari software di montaggio siamo avvantaggiati rispetto a un tempo e la post produzione ti permette di fare magie. Per quanto mi riguarda, cerco di maneggiare poco il girato con effetti o altro. Una parte importante è sicuramente la color correction che fa assumere un’estetica tutta sua al film. Il mio approccio alla post è montare tutto quasi subito dopo le riprese, quando la ferita è ancora aperta, e poi rimaneggiare nelle settimane successive, a mente fredda. Le mie giornate di post produzione, di solito si svolgono da solo, al buio, davanti al monitor del pc, ore ed ore, fino a quando non ho finito la scena che sto montando. Spesso mi dimentico anche di mangiare. Potrebbe essere un ottimo metodo da consigliare ai dietologi.


C’è differenza tra regista e sceneggiatore?

Lo sceneggiatore è colei o colui che scrive il film, il regista lo dirige sul set. A volte, come nel mio caso, si può essere entrambe le cose. Faccio fatica a immaginarmi a dirigere qualcosa non partorito dalle mie parole ma spero di farlo un giorno. Potrebbe essere una scoperta interessante se dovessi trovare delle menti affini alle mie con cui lavorare.


Come si incomincia a scrivere una sceneggiatura?

Dipende: a volte si ha un’idea, altre volte è un’ispirazione improvvisa come un “colpo di fulmine”. Spesso le idee per i miei film mi sono venute di notte, in periodi in cui troppi pensieri non mi consentivano di addormentarmi. Dopotutto, devo ammettere che anche loro hanno avuto il loro lato positivo. Se c’è qualcosa che mi ispira a scrivere però, è sicuramente l’amore, potrà sembrare banale ma è così. Che sia stato l’amore per una persona o per il cinema o per altro, l’ispirazione per buttare giù nero su bianco è venuta sempre da lì. E di questo sono grato, nonostante alcuni amori non siano sempre corrisposti, se sei un artista puoi sempre trasformarli in un’opera d’arte, no?


Con quale “mostro” del cinema italiano le piacerebbe collaborare?


Ora dirò un’eresia, lo so: non amo molto il cinema italiano. Ci sono pochi film italiani che ho nella mia videoteca: “Dopo mezzanotte” di Davide Ferrario, due o tre film di Özpetek (ma è di origine turca, non so se vale), “Il compleanno” di Marco Filiberti. Forse se proprio dovessi scegliere un regista italiano con cui collaborare, direi Pietro Marcello con i suoi documentari, anche se “Martin Eden” mi ha praticamente sconvolto emotivamente, un capolavoro. Se invece devo parlare dei miei punti di riferimento, sono cresciuto a pane e Hitchcock e nell’ultimo decennio mi sono follemente innamorato delle opere di Xavier Dolan, al quale mi ispiro molto.



Progetti realizzati:

She (2022) - regia, sceneggiatura, montaggio

Smile (2021) vincitore del premio del pubblico "21° Glocal Film Festival"

Li può descrivere?


“She” sinossi

Lei, una madre.
Lei, una figlia.
Lei, una donna.

“She” dipinge la storia di un figlio e di una madre, entrambi prigionieri degli
abiti scomodi che la vita ha destinato loro. Entrambi indossano la sofferenza,
ma in modo diverso l’uno dall’altra. Un’allegoria sull’accettazione e la
scoperta di sé stessi, pregna di dolcezza e violenza, odio e amore; insomma,
del profumo dolceamaro della vita.









domenica 24 aprile 2022

Cinema Tv Teatro : A tu per tu con Filippo Barone in "C’era una volta il Grande Torino".


Desirée Fadda intervista l'attore, insegnante drammaturgia Filippo Barone in "C’era una volta il Grande Torino"





Chi è Filippo Barone?

Un ragazzo che ha amato il teatro fin da bambino grazie al papà Vincenzo che lo ha fatto innamorare di questo mondo, sostenendolo sempre anche e soprattutto quando Filippo stesso non ci credeva più.

Ho cominciato all’età di quattordici anni in un allestimento de “La tempesta” di Shakespeare e da allora non mi sono mai più allontanato dal teatro. I “Grazie” che devo distribuire qua e là sono tanti, dai miei insegnanti come Pino Distaso passando per Paolo Zaltron, fino a Michele Monetta, Lorenzo Salveti e Andrea De Manincor (che sarà in scena con me il 4 maggio). Ma senza mio padre oggi non potrei essere qui a raccontarti di me.


Scrivere per il teatro oggi è?

Una sfida. Sia da un punto di vista professionale che umano. È una scoperta continua, un bisogno quasi “ossessivo” di raccontare qualcosa a qualcuno, nella speranza che ti vengano prestate orecchie (come diceva William Shakespeare) per ascoltare e consigliarti, perché le critiche sono (quasi) sempre costruttive. 

Il nostro mondo è complicato e negli ultimi anni si è creata una spaccatura ancora più grande tra noi “mestieranti del teatro”, laddove chi ha la bravura e la fortuna di lavorare in circoli importanti a livello nazionale quasi irride coloro che invece lottano con le unghie e con i denti per vivere di teatro in contesti più piccoli. Sta diventando sempre più una lotta di classe tra chi crede di fare un teatro di “Serie A” e, a detta loro, tutti gli altri che invece praticherebbero un teatro di “Serie B”. La colpa è delle istituzioni di questo paese che hanno investito poco e male le risorse destinate alla cultura; alla danza, al teatro, alla musica ed hanno permesso che quel poco se lo spartissero pochi “eletti”. Per questo dico che è una sfida, poiché dobbiamo lottare con tutto ciò che abbiamo per vivere di teatro.


Cosa sente quando è in scena?

In scena, ultimamente, ci sono stato poco. Ho dedicato gli ultimi sei anni a scrivere testi teatrali. Ho avuto la fortuna di entrare a far parte di una stupenda realtà come “Casa Shakespeare”, una compagnia professionale di teatro shakespeariano di Verona diretta da Solimano Pontarollo. 

Con loro e grazie a loro ho trovato il mio posto nel mondo. Verona è una città che amo, che mi completa e mi riempie e Casa Shakespeare è il contesto migliore in cui abbia mai lavorato e dove ho modo di emozionarmi sempre, ogni giorno. Solimano e Andrea (De Manincor) sono Direttori e Maestri che hanno dato fiducia ai miei lavori ma che mi hanno soprattutto aiutato a crescere.


Portare in scena "C'era una volta il Grande Torino" cosa rappresenta per lei?

Un’emozione indescrivibile. Non posso negare che il nostro spettacolo abbia momenti autobiografici molto forti; la prima persona al mondo che mi parò degli Invincibili fu mio nonno paterno Augusto, che ora non c’è più. Ricordo che un pomeriggio di primavera, per tenermi occupato e tranquillo perché io giocavo a calcio nel salotto di casa dei nonni, mi iniziò a parlare di questa squadra meravigliosa come se mi stesse narrando l’Iliade. Ho questo fermo immagine nel cuore di lui seduto sul divano ed io a gambe incrociate per terra ad ascoltarlo. Così ho voluto che nel nostro spettacolo lo spunto partisse da lì, con un piccolo grande bambino meraviglioso come Diego Coppola, che ha 8 anni ed è un talento della danza, che interpreterà me da ragazzino. Ecco perché il testo è dedicato a lui.

Ovviamente questo è solo il contorno della narrazione; dentro, come è ovvio, abbiamo raccontato del Toro e lo abbiamo fatto mettendoci nei panni del Presidente Ferruccio Novo, del Direttore Tecnico Egri Erbstein e del Capitano Valentino Mazzola ma raccontando anche di tutti gli eroi di quella compagine.

Andrea ed Alberto (Barbi) sono due attori meravigliosi e mi hanno preso letteralmente per mano, con le loro idee e la loro esperienza, aiutandomi a far emergere tutte le emotività che stavo ricercando nel raccontare questa storia. L’umanità, la delicatezza ed il rispetto con cui sono entrati nei personaggi di Ferruccio Novo ed Egri Erbstein è possibile solo per attori eccezionali ma soprattutto per persone dal cuore grande.



Filippo Barone, ha realizzato i sogni che aveva da bambino? Sono uguali a quelli di adesso?

Negli anni si sono modificati, sviluppati o evoluti. Naturalmente sono ambizioso ma crescendo sono diventato più pragmatico ed ora so quale vorrei che fosse il mio punto d’arrivo. Sogno di diventare un domani Direttore Artistico di un teatro o di una Compagnia e magari chissà, avere una scuola di formazione per giovani attori ed attrici. Significherebbe che in questo Paese è ancora possibile fare teatro per vivere…

venerdì 15 aprile 2022

Stadio Olimpico Grande Torino :Presentazione 33a giornata di campionato Serie A Tim Lazio -Torino Ivan Juric

 

Presentazione 33a giornata di campionato Serie A Tim  Lazio -Torino Ivan Juric

"La squadra ha dimostrato attaccamento e voglia di fare bene e in allenamento non vedo cali. Fa piacere giocare come contro il Milan, quella partita ci è costata un grande dispendio di energie che sono state difficili da recuperare. Ripeto non vedo segnali di rilassamento, le risposte arrivano dalle partite. Lavoriamo forte e con motivazioni, spero non ci siano cali né individuali né di gruppo. Miei no di certo e neppure dei giocatori"


"cosa si aspetta domani sera? Quali sono gli stimoli del Toro?"

"Fare una buona prestazione e crescere sotto certi aspetti. La Lazio con Sarri ha una fisionomia e gioca bene come vuole lui. Sarà una partita veramente tosta alla quale noi dovremo rispondere bene".

"Che motivazioni ha per il futuro?"
"Non esiste che calino le mie o quelle dei giocatori. Dobbiamo concentrati con voglia di giocarcela, non credo che possa succedere"

"Che giudizio dà sulla sentenza che ha disposto di far giocare Atalanta-Toro?"
"Era chiara per me: non avevo dubbi sull'esito della sentenza"

"Come sta Ansaldi visto che è parso meno brillante ultimamente?"
"No, non è parso meno brillante, ma ha giocato poco: è diverso. In questo momento ho piena fiducia in Vojvoda quindi per questo gioca lui"

"Cairo ha parlato di Belotti e ha detto che potrebbe aver già firmato per un altro club. Rispetto alle dichiarazioni di Salerno oggi è cambiato qualcosa?"

"Quando sta bene Belotti è veramente un giocatore forte. Anche umanamente mi piace. Ha grande generosità anche nella vita. E' un ragazzo di una onestà unica: ha detto che deciderà a fine stagione e io gli credo ciecamente. Valuterà tutte le soluzioni e deciderà lui. Resto dell'idea che se rimane, sarei strafelice"








lunedì 11 aprile 2022

Stadio Olimpico Grande Torino : 32a giornata Campionato Serie A Tim il Toro di Ivan Jurić blocca il Milan di Stefano Pioli


 

Torino (3-4-2-1): Berisha; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Ricci, Lukic, Vojvoda; Pobega, Brekalo; Belotti.

A disposizione: Milinkovic-Savic, Gemello, Izzo, Pjaca, Ansaldi, Garbett, Seck, Akhalaia, Aina, Pellegri, Linetty, Buongiorno. 

Allenatore: Juric.

 

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Leao; Giroud. 

A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Lazetic, Maldini, Messias, Krunic, Bakayoko, Gabbia.

Allenatore: Pioli.





Secondo pareggio consecutivo per il Milan primo in classifica, seguito dall'Inter che è a -2 con una gara in meno. Uno 0-0 che rallenta la corsa scudetto. Il Toro sale a quota 39 punti.

Azione saliente con Andrea  Belotti di testa , ma il pallone va fuori. Risponde Calabria, con Berisha in tuffo. Proteste per il Milan per un contatto Saelemaekers-Ricci . Lo stesso centrocampista granata spazza via in diagonale. Alla ripresa poche chance per i rossoneri,  Leao non inquadra la porta e Giroud viene fermato da Berisha. Tiro di sinistro di Tonali parato dal portiere avversario. Maignan stoppa Ola Aina e Pellegri.





Lazio vs Torino sarà la 33a giornata di campionato di Serie A Tim a Roma il 16 Aprile 2022 alle 20:45.



mercoledì 6 aprile 2022

Cinema, tv, doppiaggio : A tu per tu con Maurizio Merluzzo.




Photo di Andrea Rossi JLoop Film 


Dèsirèe Fadda intervista Maurizio Merluzzo doppiatore, youtuber e attore italiano presente nel ruolo di  pugile  nel film JLoop di Andrea Zamburlin.



"Chi è Maurizio Merluzzo?"

" Faccio tante cose: sono un doppiatore in primis, un attore, uno YouTuber se possiamo dire così perché ho un canale YouTube molto grande, sono un viaggiatore molti dei miei video sono girati all' estero. Giusto la settimana scorsa sono stato quattro giorni in Texas e sono tornato lunedì e non so ancora dove sono. Sono anche un presentatore e per 11 anni ho presentato il palco ufficiale di Lucca Comics che è la fiera più grande d'Italia e d'Europa. Sono tutto quello che penso di essere in grado di fare, perché appunto non ha senso vincolarsi se posso essere tanti personaggi ,con il doppiaggio posso essere tante personalità con me stesso".



"A quale personaggio è particolarmente legato?"

"Se ti dovessi dare un icona come ispirazione che seguo o che ho seguito, ti direi Terry Crews è un attore americano un comico, un presentatore, un ballerino, un doppiatore e come ti dicevo  in Italia si vincola e si identifica la persona in un'unica figura che svolge. Perchè in questo Paese  c'è questa abitudine. Infatti il mio modello è straniero.  E a me piace metterlo in pratica".



"Progetti futuri? Almeno uno, lo può anticipare o  è scaramantico ?"

"Un miliardo di progetti futuri, non sono scaramantico e che io non guardo troppo avanti se lo facessi mi perderei, perché ho voglia di fare tante cose. Quindi vado a piccoli passi e vedo quello che c'è intorno,  se corri non vedi quello che hai intorno e non vedi le occasioni che possono arrivare ,puoi cogliere quelle a cui sei costretto a dire no perché molte volte si va avanti con i no e non tanto con i se e bisogna fare delle scelte nella vita È un periodo per me di transizione sto facendo tantissimo perché a maggio, dopo cinque anni, torno a vivere a Milano. Ho deciso d'investire molto su me stesso come personaggio e non soltanto come voce quindi il mio progetto futuro sono io".



"Quali sono le sue passioni al di fuori del  lavoro?"

"Il tempo libero è un qualcosa di fantastico, non so come sia fatto, me ne hanno parlato molto bene, sono i videogiochi  e sono veramente l' unica valvola di sfogo, ti potrei dire la palestra ma non è tempo libero la palestra è un impegno, fa parte del percorso di costruzione della tua immagine che stai dando e che devi dare al pubblico, che ti segue anche per quel motivo . Ho sempre avuto la passione per le arti marziali da quando ero bambino ne praticavo tante nell' ultimo periodo ho fatto un format sul mio Canale Youtube che si chiama “vita da Wrestler “in cui ho raccontato tutto il percorso su cui si può diventare Wrestler professionista in Italia mi sono allenato per sette mesi in una federazione e ho fatto il mio debutto il 23 gennaio quindi anche a livello fisico non sto fermo mi piace  mantenermi sempre attivo" .






Alcuni scatti con i fan :



































venerdì 1 aprile 2022

Stadio Olimpico Grande Torino: il tecnico Ivan Juric presentazione Salernitana-Torino 31a giornata del campionato di Serie A Tim.

 


il tecnico granata  Ivan Juric

Presso la Sala Conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino,  il tecnico Ivan Juric ha presentato ai media  Salernitana-Torino, 31a giornata del campionato di Serie A Tim.

 

Queste sono le sue dichiarazioni:


Come sta Brekalo?

"E' tornato dopo aver saltato 10 giorni di lavoro. Ha fatto due allenamenti e adesso poi vediamo".

Cosa è capitato in quest'ultimo periodo alla squadra?

"Ci sono state partite eccellenti, normali e poche veramente negative. Non vedo un calo di certi giocatori a parte di qualcuno".

Come ha ritrovato Belotti al rientro dalla Nazionale?

"Ho sempre apprezzato il Gallo perché ha una professionalità molto alta. Secondo me, lui fa un certo tipo di partite in casa, mentre in trasferta un altro: è inesistente. Questo è un dato di fatto. In casa si presenta ed è un grandissimo attaccante, fuori casa molto meno. Mi aspetto da lui che anche fuori casa faccia partite come contro l’Inter dove ha giocato con una grinta nettamente superiore, un atteggiamento proprio diverso. In Nazionale, parlando con lui, si aspettava magari qualche cosina di più. E’ stata una brutta botta in generale"

Qual è il suo commento sulla non qualificazione dell'Italia al Mondiale?

"Non così negativa. la Macedonia ha fatto un tiro e un gol, l'Italia ha fatto la partita seppur non abbia creato molto. Per l'Italia è girata molto male".


Come mai Aina non ha più giocato da quando è tornato dalla Coppa d'Africa?

"Aina da quando è tornato dalla coppa d'Africa secondo me non si è allenato bene. Avevamo fatto con lui un lavoro e ha finito il girone d’andata facendo contro l’Inter una partita strepitosa a tutti i livelli: fisici, tecnici facendo veramente bene. Poi è andato in Coppa d’Africa e dopo quando è tornato non si è mai più allenato a livello di prima. Ha fatto sempre di meno. La scelta dipende da questo. Si fanno gli allenamenti e ci sono ancora 45 giorni dalla fine del campionato e spero che alzi il livello perché, secondo me, è un ragazzo che ha doti e deve spingersi a lavorare meglio"

Cosa si aspetta dalla Salernitana?

"Hanno cambiato completamente a gennaio, in casa fanno sempre buone prestazione, sono aggressivi. Hanno sofferto tutti là, sarà una partita tosta e difficile. Per fare risultato dobbiamo stare molto bene".

Come commenta i sei mesi di Nicola al Torino?

"Ha fatto un grande lavoro. Era una situazione difficile e ha ottenuto l'obiettivo di salvare il Torino. Lo conosco, è un ragazzo splendido, di cuore e gli auguro il meglio"