STA PER USCIRE IL PRIMO RACCONTO DI UNA COLLANA DAL TITOLO M-CLAIRE & ALTRE EMOZIONI, che vede Claire come personaggio narrante. Perché questo titolo?
Perché ogni donna è un'emozione: un insieme di stati d'animo, di sentimenti e di sensazioni e appunto di emozioni. In continua trasformazione ed evoluzione.
Ho deciso di pubblicare questa serie di racconti (36 racconti, 12 all'anno, 1 al mese) per offrire uno spunto di percorso alle donne di ogni età, che ogni giorno si guardano allo specchio e si chiedono a che punto sono nella loro “evoluzione femminile”, quanto si sono avvicinate alla propria identità, quanto sono soddisfatte di loro stesse e del modo nel quale esprimono o non esprimono il loro potenziale femminile.
CHI È LUISELLA-CLAIRE?
Luisella-Claire è una bimba - figlia unica - che cresce in un ambiente isolato e decisamente ostile, nel quale le donne non hanno quasi nessun valore. O almeno, lo hanno limitato alla loro funzione di base: sposarsi, fare figli e occuparsi di essi e della casa. Fin da piccola, non ho mai avuto questa priorità: volevo invece studiare, laurearmi, lavorare e conoscere il mondo. È una scelta che ho fatto a 12 anni e che mi ha attirato la forte opposizione di mio padre che voleva impormi la condizione sopra descritta. È stato tutto un crescere “contro”, che ho pagato a caro prezzo su vari piani: la mia infanzia e la mia adolescenza sono state segnate da grande fatica fisica e innumerevoli difficoltà di varia natura. Un percorso in solitaria, dove nessuno si è mai schierato dalla mia parte: i pochi familiari mi hanno osteggiata in vari modi.
Ma io ho continuato. Anzi, la loro disapprovazione mi rafforzava nel mio obiettivo – ero la sola a difenderlo - e nessun sacrificio mi sembrava troppo grande per riuscire a raggiungere la mia libertà.
QUESTO RACCONTO S'INTITOLA “Marì, una donna invisibile”. DI COSA PARLA E PERCHÉ QUESTO TITOLO?
Marì è la mamma di Claire: la mia mamma. Se n'è andata pochissimo tempo fa dopo una vita trascorsa nell'ombra. Una donna bella e creativa, molto delicata e femminile. Amava i fiori, i colori, la consistenza delle stoffe e la bellezza in generale. Qualità e attitudini queste che, nel tempo, in seguito all'isolamento totale nel quale è vissuta, si sono indebolite fino a quando lei si è spenta. L'isolamento, la mancanza di affetto, di attenzione e di condivisione uccide: uccide dentro, nell'anima. Lo fa progressivamente, ci indebolisce e rende ogni giorno meno visibili, più sole, fino al punto da farci diventare “irraggiungibili” e “ intoccabili”. È il prezzo per continuare a vivere quando non si può esprimere più nulla di se stesse, e il nostro “sentire” è lontanissimo dalla realtà nella quale ci troviamo.
IN TUTTI I RACCONTI SI PARLA DI FEMMINILITÀ E DEL PERCORSO CHE BISOGNA COMPIERE PER DIVENTARE UNA DONNA. QUINDI NON FUNZIONA COME IN NATURA DOVE UN BRUCO DIVENTA FARFALLA?
A partire dalla figura di mia mamma, che però in gioventù era stata una guerriera e che oggi definiremmo di idee decisamente “femministe”, Claire-Luisella inizia il suo riscatto, che, al contempo, è il riscatto di Marì. Tutte le cose che mi diceva da bimba sul fatto che le donne devono provvedere a se stesse e non dipendere da nessuno - soprattutto non dipendere da un uomo - mi sono entrate nel sangue e sono diventate la base della mia evoluzione personale.
Come scriveva Simone De Beauvoir, “Maschi e femmine si nasce, uomini e donne si diventa”.
Dall'immagine di mia madre, “ferita” e dimenticata, sono partita per ricostruire lei - e me - attraverso i racconti di questa collana.
Ho dato voce a lei – attraverso il mio vissuto in diverse fasi della vita – e a milioni di donne di ogni dove che vivono la stessa esperienza.
Ogni donna, infatti, attraversa fasi come queste, e si ritrova ogni giorno davanti alla scelta tra ascoltare le proprie inclinazioni e fare quello che invece altri – o la società – vogliono da lei. È una scelta sempre molto dolorosa ma è un percorso obbligato: l'unico che conosco per rimanere fedeli a noi stesse.
Claire è l'espressione del costante divenire dello spirito femminile; in essa, ogni donna può riconoscere, come in uno specchio, un riflesso di sé: il proprio passato, remoto o recente, insieme con il presente o il futuro. Un riflesso dal quale partire per un viaggio introspettivo alla ricerca di aspetti nascosti o dimenticati. I quali – pezzi mancanti di un puzzle personale -, una volta recuperati la aiuteranno a trasformarsi nell'unica donna destinata a diventare: se stessa.
QUALE MESSAGGIO VUOLE TRASMETTERE AI LETTORI QUESTA COLLANA?
L'esempio di Luisella-Claire, che per perseguire questo sogno ha rischiato di morire più volte, testimonia che questo percorso è SEMPRE possibile.
In particolare, desidero che le donne che mi leggeranno possano trovare nelle mie parole la forza per continuare il loro cammino. SEMPRE, soprattutto con meno fatica e dolore. E sentendosi incluse – anche senza conoscersi – in un grande “movimento” femminile nel quale milioni di altre donne lottano ogni giorno per gli stessi obiettivi.
RICORDIAMOCI CHE È POSSIBILE SEMPRE, ANCHE QUANDO SEMBRA CHE NON CI SIANO PIÙ SPERANZE.
SI DICE CHE SCRIVERE DI SE STESSI È TERAPEUTICO. LO È STATO ANCHE PER TE SCRIVENDO QUESTI RACCONTI?
Certamente. Man mano che procedevo con la narrazione, ricordi ed eventi riemergevano dal passato, affioravano alla memoria con il loro carico di dolore, sofferenza, tristezza... meno frequentemente gioia, leggerezza e luce. Scrivere, per quanto mi riguarda - ed è successo lo stesso quando ho scritto i 3 capitoli autobiografici del mio precedente libro CambiAmi la vita – è un modo per far pace con il mio passato e quindi con me stessa. Con un mondo che non c'è più ma del quale tutti conserviamo tracce.
Quando scrivo, scelgo di tenere la parte migliore del passato e di lasciar andare tutto il resto con il fluire della narrazione. È un modo “saggio” che ho imparato nella mia formazione in Svizzera, per poter andare verso il futuro con il migliore dei bagagli: le proprie esperienze positive e/o quelle negative metabolizzate.
Tale processo porta a un cambiamento fondamentale che si attua attraverso il perdono. Il perdono è un atto del cuore – prima di tutto nei confronti di se stessi - e non una decisione della mente; è il movimento che ci permette di lasciar andare il dolore e il risentimento a lungo trattenuti. Perdoniamo per essere liberi da eventi passati che solo noi possiamo decidere di lasciare andare. Considero la scrittura un modo GENIALE per fare questo.
QUESTA COLLANA ESCE SOLO NELLA VERSIONE E-BOOK. PERCHÉ QUESTA DECISIONE?
Da ragazza ho amato i libri di carta più di qualsiasi cosa nella mia vita e, per molti anni, molto più di quanto abbia amato me stessa. Ma i tempi mutano e il cambiamento – pur sempre un po' doloroso – oggi offre altri strumenti. Prima di tutto è una scelta ecologica: la carta è costosa e fortemente inquinante perché lo sbiancante ottico usato nella stampa è uno degli agenti chimici più dannosi per il pianeta. Un e-book invece è più accessibile, si può leggere anche su uno smartphone, costa molto meno e trasmette le stesse emozioni.
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