Al giorno d’ oggi si notano sempre piú cantanti “bruciare i percorsi” ed arrivare immediatamente nei “grandi teatri”. Pensi che sia una strada azzardata?
Penso sia una strada destinata a finire nel nel giro di poco tempo. Senza la gavetta si è privi di una certa esperienza sia a livello personale che professionale, manca il confronto con la realtà, con il mondo dei teatri e meccanismi a essi connessi.
Una tua definizione dei requisiti basilari per un cantante “completo”?
Prima di tutto il talento che è una cosa con cui si nasce non la si può acquisire, la determinazione, il coraggio di sapersi mettere in gioco ogni giorno della nostra vita, avere una grande forza interiore per sapersi sempre rialzare e una devozione alla musica che occuperà il 90% della nostra vita.
Qual è il tuo metodo interpretativo nel preparare un ruolo?
Per quanto mi riguarda inizio dal capire chi è il personaggio e mi immedesimo in essa, studio musicalmente il ruolo da sola per un po di tempo e alla fine e come se in me vivessero due anime in perfetto equilibrio, vivo la vita dagli occhi del mio personaggio. E è così per tutto il periodo con le prove sino alle recite, poi è come se una parte di me rimanesse sul palco.
Mi parli del tuo nuovo singolo?
Sta per uscire “Looking at the moon” brano pop opera scritto dal compositore Marco Fedalto, registrato con l’Orchestra La Certosa diretta dal M° Paolo Fumei, un brano molto bello con delle atmosfere oniriche. Sta per uscire anche un nuovo disco dedicato a Mauro Giuliani registrato con il M° Amedeo Carrocci alla chitarra classica che sarà edito da Elegia Classics, ne seguirà un tour di presentazione.
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