venerdì 29 novembre 2019

A tu per tu con Jacopo Bianchi

A tu per tu con Jacopo Bianchi
  • Come ci si prepara per condurre un TG Regionale?
E' un lavoro che inizia la mattina, appena si arriva in redazione. Con i colleghi decidiamo quante e quali notizie seguire, quanto spazio dare a ciascun fatto, quali commenti cercare. Poi ciascuno si dedica al suo pezzo ma sempre facendo attenzione a cosa fa il vicino di scrivania. Il tg, esattamente come il giornale di carta, è il frutto di un lavoro collettivo e chi alla sera si siede davanti alla telecamera per
condurre il notiziario deve saper raccontare la giornata come se avesse seguito tutti i fatti. 

  • Come si trasmette la fiducia al pubblico che segue da casa?
Con la costanza e la serietà. Bisogna far capire al pubblico che il tg che sta seguendo è veramente una "piazza" dove si affrontano gli argomenti che più interessano la vita quotidiana. E per riuscirci bisogna sempre dialogare con lo spettatore, ascoltare le sue richieste e dare risposte. A volte basta una mail o una telefonata arrivata in redazione a dare lo spunto per un pezzo. E spesso sono proprio gli spettatori più attenti a segnalare problemi o criticità sui quali vale la pena far domande e trovare, se non proprio la soluzione, almeno il modo per arrivarci. 

  • Quanto è difficoltoso stare sul “ pezzo"?
E' la parte più difficile. Perché è da lì che misuri quanto il tuo lavoro è efficace. C'è la gratificazione personale ma soprattutto la soddisfazione di aver capito che cosa veramente interessa al lettore-spettatore. E per "interessa" intendo "è utile", che deve essere conosciuto perché diventi magari spunto di un dibattito e di un interesse più grande di un semplice tg.

  • Si sente realizzato sia nella professione che nella vita?
Il lavoro mi ha dato grandi soddisfazioni e anche grandi delusioni. Ho provato a costruirmi la professione un pezzo alla volta, magari sbagliando, ma facendo leva solo sulle mie forze e sulla fiducia che altri colleghi hanno saputo e voluto darmi, insegnandomi con pazienza e dandomi la possibilità di fare e imparare. E spero di non averli delusi. Per quanto riguarda la realizzazione nella vita, magari ne riparliamo tra qualche anno...








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