Quando hai deciso che fare il giornalista sarebbe stato il tuo mestiere?
Non l'ho deciso, l'ho sempre voluto fortemente. Fin dai primi giorni ho provato a realizzare il mio desiderio covato fin da bambino e un po' alla volta, quasi senza rendermene conto, è diventato il mio mestiere. Ammetto che non è stato facile arrivare a "vivere" di giornalismo, la crisi del settore e il profondo cambiamento in atto dal punto di vista delle retribuzioni e da quello contrattuale sono un enorme ostacolo. Ma un po' alla volta, senza perdere mai l'entusiasmo anche nei momenti complicati...
Quale parola ti piace utilizzare nei tuoi articoli sportivi?
L'italiano è una lingua splendida, varia: non c'è una parola che amo utilizzare più di altre, mi piace variare il più possibile.
Che cosa non può mancare sulla scrivania di buon giornalista?
Il disordine
Qual è l'intervista che non hai ancora fatto e che vorresti assolutamente fare?
Non ho dubbi: Michael Jordan
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