giovedì 24 ottobre 2019

A tu per tu con Elena Rossin


Laureata in Lingue Straniere, iscritta all’Albo dell’Ordine dei Giornalisti Piemonte elenco Professionisti lavora per la testata giornalistica Torinogranata.it

Chi è e cosa fa il giornalista sportivo?
Il giornalista sportivo è a tutti gli effetti un giornalista come quello di cronaca o politica, io personalmente lo sono di calcio.

Come è cambiata in questi ultimi anni la professione? 
È una professione peggiorata: chiunque abbia un po' di dimestichezza con i social può disquisire. Diventa difficile capire chi c'è dietro a un giudizio e a un commento, poiché le notizie sono veloci. Facile scivolare nelle fake news. Senza dimenticare i contratti, che vengono tagliati con molta più facilità. C’è anche la difficoltà nell'avere il contatto diretto con i protagonisti, calciatori, mister, dirigenti o seguire allenamenti. Ormai va di moda il "porte chiuse" perché sempre più spesso il giornalista è visto come "nemico”.

Raccontaci un personaggio del mondo dello sport che hai intervistato con piacere. E uno,invece,che avresti preferito non dover intervistare... 
Parto dalla seconda domanda. Chiunque si debba intervistare nel bene e nel male è una fortuna. Mi piacciono quelle persone che rispondono in maniera motivata ed effettiva, non chi tergiversa.

Un giornalista non fa il tifo per nessuno,ma c’è un atleta per il quale veramente stravedi?
Ognuno di noi a partire dai presidenti, fin da piccoli tifa altre squadre: un esempio Squinzi, il patron del Sassuolo che era tifoso del Milan. Si può essere tifoso di una squadra ma è giusto farlo sapere: io tifo Toro ma scindo il lavoro dalla passione.

In un ambito storicamente “al maschile” le giornaliste hanno saputo farsi strada alla grande: C’è ancora diffidenza nei confronti delle croniste che scrivono e raccontano lo sport?
Sì è ci sono due ordini : retaggio culturale, cioè se una donna non gioca a calcio non è detto che non capisca si seguono le partite ed si può imparare. E, soprattutto dal punto di vista televisivo, si punta all'aspetto fisico e all'abbigliamento appariscente, a parte forse in Rai. Una donna può parlare di calcio anche se indossa un pantalone e una camicia, ma purtroppo esiste ancora il pregiudizio "è bella  ma non capisce nulla". Mi dispiace che le donne lo accettino.

Quale consiglio ti senti di dare alle giovani donne che vogliono intraprendere questa carriera?
Di essere professionali devi fare delle tue capacità il tuo lavoro.Essere onesto con il lettore ,visitatore,telespettatore per come i fatti vengono trasmessi perché basta una frase contestualizzata male e dici il falso.


Dèsirèe Fadda

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