lunedì 28 novembre 2022

Esclusiva intervistandopersport.blogspot.com: A tu per tu con l’architetto, scrittrice e blogger Goccia d’Acqua Maria Pellicciotta.



Chi è Maria Pellicciotta?

Mi chiamo Maria Gemma. Quando sono nata, la nonna paterna pretendeva che mi chiamassero Maria, secondo le usanze e la mentalità del luogo, mentre la mamma voleva chiamarmi Gemma per ricordare la zia che l'aveva cresciuta ed era morta prematuramente.

Il doppio nome mi ha accompagnato fino ad oggi ed ha segnato la mia personalità. Il mio segno zodiacale è quello dei pesci che in senso lato indicano la duplicità dell'interiorità umana e l'unione degli opposti.

Spieghi la sua arte in una frase o ancora        meglio, in una parola.

La mia arte si chiama ESPART, arte extra sensoriale creata da Baldacci, un artista pescarese, mio marito, morto qualche anno fa.

Un'arte tutta nuova dove gli elementi principali sono: la narrazione, il simbolismo e il colore.

Egli narra l'esperienza che trascende la realtà. 

Non si può riassumere con una parola soltanto. Il fruitore deve ammirarla per entrare a farne parte.


Quanto tempo ha impiegato per comporre il suo romanzo?

Ho impiegato più di un anno per raccontare la vita⁰ di questo artista legato ancora al periodo post bellico, legato alla convenzione del momento di una Pescara collinare che non conosceva ancora l'arte  ma soprattutto non sapeva di aver generato un vero artista. L'artista che oggi è entrato a far parte di musei, piazze e arricchisce la sala consigliare del Comune di Pescara.

La sua vita è stata anche la mia.

Pescara è una città vivace e dinamica da scoprire, ( Gabriele D’Annunzio) ci può raccontare qualche particolarità ?


D'Annunzio è un grande poeta, scrittore, drammaturgo, politico, combattente, giornalista.

Una curiosità: sapevi che Mondadori presentò la scrittrice Amalia Liana Negretti Odescalchi a D'Annunzio che, affascinato dalle conoscenze che la scrittrice aveva dei motori degli aerei coniò per la sua compagna d'ali e d'insolenze - come amava definirla - il nome de piume di Liala, perché avesse un'ala anche nel nome. D'Annunzio

coniò anche il nome dell'Aurum, fabbrica del famoso liquore, oggi fabbrica delle idee e prestigioso locale di cultura, dove presenterò il 20 gennaio il mio romanzo.

Coniò anche il nome del Parrozzo, dolce nato dall'idea di ricordare il pane preparato dai contadini e che chiamavano appunto pane rozzo. Con la cioccolata che riveste questo dolce all'esterno D'Annunzio voleva simulare la bruciatura del pane, con le uova e il semolino voleva ricordare il giallo del granturco.

Per concludere l’intervista ha Nuovi  Progetti 2023?

Nel 2023 con l'associazione "Borghi della riviera dannunziana" e l'editore Marco Solfanelli ho in programma un ricco calendario per la presentazione del mio romanzo "La strada della luce" a Pescara, a Bomba con il suo lago meraviglioso, a Fossacesia città dei trabocchi e altri paesi dell'Abruzzo.

Anche Torino è  in elenco, città meravigliosa dove ho vissuto 5 anni della mia giovinezza che ho descritto nel libro.








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