giovedì 27 gennaio 2022

A tu per tu con Michele Picardo Photographer


Michele Picardo Photographer


Chi è Michele Picardo?

"Michele prima di tutto è un marito e un papà che divide il suo tempo fra la famiglia è la produzione di immagini. Non ama definirsi un fotografo perché nel mondo della fotografia per quanto abbia già percorso un pezzo di strada la via è ancora lunga. Preferisce definirsi un creatore di immagini. A volte usa la macchina fotografica, altre volte preferisce utilizzate i moderni software di fotoritocco ed elaborazione digitale.

Quando sceglie di servirsi della macchina fotografica Michele è occhio attento a quanto capita attorno a lui. Ha sempre in mente una massima per cui il fotografo deve diventare invisibile per poter raccontare la realtà, e così cerca di essere: quando si trova a dover raccontare una coppia nel loro giorno più bello, o quando segue i suoi pensieri e rivolge la sua attenzione a quanto lo circonda o ancora quando deve rappresentare un prodotto.

Quando invece predilige l’elaborazione digitale lascia che le suggestioni che gli arrivano dai suoi molteplici interessi, libri e musica su tutto, scorrano libere per ispirarlo a creare immagini di pura fantasia, mondi virtuali. Creazioni che gli hanno permesso di essere presente su riviste di settore e all’interno di mostre collettive".


Qual è lo stile fotografico? Esistono varietà di stili fotografici?

"Esistono vari stili fotografici e dipendono molto dalla sensibilità del fotografo e soprattutto da quello che vuole raccontare con i suoi scatti e da come vuole raccontarlo . Non dimentichiamo mai che fotografare vuol dire raccontare: una storia, un pensiero, uno stato d’animo. Gli scrittori lo fanno con le parole i fotografi attraverso le immagini. Una fotografia non è mai fine a se stessa ma porta sempre con se un messaggio.

Personalmente prediligo il bianco e nero. Lavorare escludendo i colori da una scena mi permette di concentrarmi di più sul racconto e soprattutto di guidare l’occhio dell’osservatore dentro l’immagine. I colori distraggono a volte e non permettono a chi osserva la foto di capirne il messaggio fino in fondo".


Grafica Digitale 2






Grafica Digitale 1






Abandoned-project 2









Abandoned-project 1



In che modo ha conosciuto l' Event Queen  Patrizia Z. ? 

"Patrizia l’ho conosciuta grazie al mondo wedding. Ci siamo ritrovati spesso a seguire coppie nei ruoli lei di wedding planner e io di fotografo. Grazie a queste collaborazioni ho potuto apprezzare la sua professionalità, il suo gusto e il suo stile nell’organizzazione di un evento.

La nostra collaborazione è poi proseguita al di fuori del mondo dei matrimoni in occasione di diversi progetti. Lavorare al suo fianco mi ha permesso di apprezzare sempre di più le sue qualità non solo di organizzatrice di eventi, ma anche di stylist. La sua cura del dettaglio, le sue idee e la passione che mette in quello che fa sono quello che mi ha più colpito nel suo modo di approcciarsi al lavoro.

E’ sempre un grande piacere lavorare al suo fianco, tanto nel mondo wedding, quanto nei progetti che porta avanti. I suoi set sono sempre una fucina di idee e un momento di confronto intellettuale".


Mondo Wedding



Mondo Wedding















Progetti futuri?

"I progetti futuri, o meglio le avventure, future o già in programma sono tante. Al primo posto c’è naturalmente il progetto più impegnativo, riuscire ad essere la miglior guida possibile per la piccola di casa.

Poi ci sono due realtà create con l’amico e collega Riccardo Murrau che hanno bisogno di costante energia per poter crescere sempre di più. Una rivista, FOOLISH magazine,in cui ricopro il ruolo di art director, e un circolo fotografico, i NO PIXEL di cui sono vicepresidente.

Poi naturalmente ci sono nuovi progetti fotografici in via si definizione, alcuni dei quali in collaborazione con la stylist  Patrizia, con la quale si è creato fin da subito un bel rapporto di collaborazione.

E poi ovviamente ci sono gli incontri più o meno casuali con nuovi colleghi e nuove realtà dalle quali sicuramente nasceranno nuove idee.

Penso che nel lavoro come nella vita in generale non ci si debba mai considerare alla meta ma sempre in viaggio verso una meta, viaggio che spesso si fa in compagnia di altre persone che ci arricchiscono, se sappiamo ascoltarle, con le loro idee e le loro personalità".


Photo Michele Picardo





CONTATTI SOCIAL:
Facebook: facebook.com/MichelePicardoMP

Instagram: still life e fotografia di prodotti - https://www.instagram.com/mike.picardo/



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