sabato 17 luglio 2021

Fonte : https://www.modernews.online/11480_tony-abbondanza-il-nuovo-film-su-pellestrina/

 


https://www.modernews.online/11480_tony-abbondanza-il-nuovo-film-su-pellestrina/


"La storia che oggi vi vogliamo raccontare riguarda un luogo incantato localizzato
 
nei pressi della magica Venezia, che divide la laguna Veneta dal mare Adriatico, si tratta dell’isola di Pellestrina.

Un’isola con poco più di 4000 abitanti che nel 1880 vide la nascita Guido Vianello, padre di uno dei più grandi attori della storia italiana, il leggendario Raimondo Vianello. Inoltre, sull’isola vi vive da tempo il celeberrimo Sergio Tagliapietra Ciaci. Decretato come uno dei sei “Re del Remo” incoronati nel Novecento, è considerato ancora oggi il più grande regatante di quel secolo e forse di sempre.

Che dire quindi di quest’isola: un gioiello tutto Italiano, che mantiene ancora la sua economia grazie alla pesca, all’agricoltura e al Turismo.

È proprio di quest’ultimo che quest’articolo ha intenzione di parlarvi, ma partiamo dalle origini.

L’otto Luglio del 1954 nasceva a Pellestrina Antonio Gavagnin, figlio di pescatori e maggiore di 11 fratelli.

A quell’epoca era usanza che i figli seguissero le orme paterne, diventando a loro volta pescatori, ma il padre di Antonio decise che il destino dei propri figli sarebbe stato scelto da loro stessi, non obbligandoli a seguire le sue orme.

Antonio colse l’occasione al volo lasciando l’isola di Pellestrina in giovane età ed iniziò così a lavorare nella vecchia SIP (conosciuta oggi come Telecom Italia) diventandone nell’arco della sua carriera, da impiegato ad addirittura responsabile di centro di lavoro, sfiorandone la dirigenza.

Con il passare del tempo, Antonio, soprannominato Tony, vide la sua vita prendere una svolta positiva notevole, sia in ambito lavorativo che sentimentale, fino al fatidico giorno del 11 Settembre 2001, periodo nel quale anche lui, come moltissimi, cadde vittima di una delle più grandi disgrazie che l’economia mondiale dovette subire dopo la crisi del 29, “Il crollo della Borsa”.

Tutti i suoi risparmi andarono in fumo, si lasciò con sua moglie e si ritrovò costretto a ricominciare tutto da zero.

In quel periodo così grigio e buio per tanti, Antonio iniziò ad avere idee sul suicidio come unica soluzione per uscire da quell’immenso dolore che provava ogni istante, ma un qualcosa lo frenava sempre poco prima di procedere con quel fatale gesto che gli sarebbe costata la vita.

Fu così che ritornò a lavorare in Telecom, non più come responsabile, ma di nuovo come impiegato, e con quei pochi risparmi che riuscì a malapena a mettersi da parte iniziò di nuovo a rinvestire.

Con il passare degli anni ritornò alla Telecom e i suoi investimenti incominciarono a fruttargli, infine prese la mobilità lavorativa iniziando una nuova carriera nel settore del Network Marketing.

Da qui inizia la sua nuova svolta che lo porterà in breve tempo ad accumulare ricchezze e a farlo riconoscere in tutta Italia con lo Pseudonimo di “Tony Abbondanza” grazie agli introiti ricavati da questa attività.

Oggi Antonio Gavagnin ha l’età di 67 anni, vive di rendita grazie alla realtà che si è ricostruito ed è tornato a vivere sull’isola che lo ha visto nascere, la sua amata Pellestrina.

Un uomo che ben due volte è riuscito, partendo dal nulla a portare abbondanza nella sua vita, da qui il suo soprannome di “Tony Abbondanza”.




Nel 2021 incontra al compleanno di un suo amico a Torino, il regista e produttore J.C. Abraham De Palma, parente del conosciutissimo Regista Brian De Palma e figlio del Senatore, Parlamentare e Ministro delle Antille Olandesi Jopie Abraham.

I due diventano subito amici e Tony decide di invitarlo l’otto luglio, il giorno del suo 67esimo compleanno, sull’isola di Pellestrina, per raccontargli la sua storia, dalla quale ha intenzione di produrne un Film che lo stesso Abraham De Palma dirigerà e che uscirà verso la fine del 2022.

Il 10 Luglio 2021, durante una visita guidata dallo stesso Tony e da suo genero, per mostrarne le bellezze dell’isola ad Abraham De Palma , da cui trarne spunto per il film, i tre vengono fermati senza motivo apparente da un Maresciallo e da un Brigadiere dei Carabinieri della caserma dell’isola, i quali gli intimano in modo al quanto scorbutico ed arrogante, di mostrargli i documenti d’identità.

L’episodio in se non ha nulla di eclatante da raccontare, se non per il fatto che la metodologia usata dai due militari nei confronti dei tre civili è la rappresentanza palese di mancanza di buon costume nei confronti di persone che si ritrovavano unite per contemplare l’isola, quell’isola che a breve sarà protagonista di un film e che in pochi turisti durante l’anno hanno la fortunata occasione di visitare.

Concludiamo questo articolo non con l’intenzione di mettere in cattiva luce le forze dell’ordine (che nella maggioranza dei casi sono gli angeli custodi del nostro amato paese), ma con il fine di far riflettere su quanto sia importante l’accoglienza nei confronti del prossimo, sia esso un regista, un calciatore, un parente, un amico o un turista, “poiché il ricordo di un luogo, più del luogo stesso, ce lo lasciano le persone che ci hanno accolto e il modo con il quale ci hanno ospitato”.


                                                                                           Vittoria Adamo

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