domenica 7 marzo 2021

Esclusiva Intervistandopersport.com: A tu per tu con Paolo Bargiggia.

 


 "Lotito - Cairo "Lazio - Torino, Gravina ( Figc) : "il protocollo è chiaro, la sentenza  definitiva  spetta all'Asl, è d'accordo?

Il protocollo che avevano stilato le componenti del Calcio e del Governo  in estate che  non è mai stato cambiato parla abbastanza chiaro. Di fronte a determinate scelte dell'Autorità Superiori, in questo caso l' Asl, riconosciuto come autorità superiore, il calcio deve prenderne atto.

 Il problema nella fattispecie è un documento che alla fine  doveva essere cambiato come aveva suggerito, il responsabile dei medici sportivi italiani e della federazione medici  sportivi Fabrizio Casasco. Era arrivato a proporre una bolla in  stile NBA ( Basket Americano) nel calcio, però chiaramente sia a livello culturale che  di resistente dato che non tutte le 20 Società di A avevano le strutture per stare nella bolla e neppure prevista. 

In un secondo momento, è stato  proposto di trovare una centrale unica per i tamponi,come ha indirizzato la UEFA, per evitare le vie di fuga o delle furbate o delle  incomprensioni "vedi quelle  avvenute per la vicenda della Lazio che ha fatto i tamponi ad Avellino" . 

I casi di Juve-Napoli  e di Lazio- Torino  sono diversi.  Nell'occasione Juve - Napoli che si è pronunciato due volte due gradi  di giustizia sportiva c'era una condotta che puzzava di opportunistico e di poco lineare e rispettoso della cultura sportiva. Nella solidarietà del movimento in un momento di difficoltà da parte del Napoli che aveva solo due  giocatori positivi al Covid  Zielinski  e Ounas con Insigne infortunato.

 Tant'è vero che il Giudice Sportivo e la Corte d'Appello avevano bocciato il ricorso del Presidente De Laurentis  e avevano dato il 3 a 0 a tavolino ai bianconeri, è un punto di penalizzazione agli azzurri . 

 Come spesso succede in Italia,la difficoltà è stata al terzo grado di giudizio per garanzia del Coni, entriamo in una dimensione di politica-sportiva. Per coloro che seguono con attenzione  le dinamiche del mondo del calcio, ben sa che esiste, una guerra sotterranea non dichiarata di potere, tra il Presidente del Coni  Malagò (ex Commissario di Lega )e il Mondo del Calcio, dove in più di un occasione anche in piena Pandemia si era schierato contro la Lega Calcio,mettendo il naso in affari non suoi, sui diritti televisivi relativi alla gestione dell'apposito Sky . 

Detto questo, sono uno dei pochi che non si è scagliato sull'accaduto della Lega Calcio,inerente all'argomento posto nella domanda. 

Mi spiego : -"è vero c'è un'autorità che nello specifico la Lega sostiene - di conseguenza - "se i casi di positività sono stati riscontrati lunedì mattina, per qule motivo i giocatori sono stati messi tutti in isolamento fiduciario, fino alla mezzanotte di martedì?".-" l'Asl di Torino sostiene che per loro contano gli otto giorni." Per di più, c'è stato questo atteggiamento se vogliamo andare sulla buona fede, molto prudenziale da parte dell'Asl, per il discorso delle varianti-".

 In verità a norma di protocollo di regolamento il Torino, non era nella condizione di giocare perchè il formulario  dice che:"devi avere o più di 10 giocatori positivi e non averne 13 a disposizione." Il Torino ne aveva 8+2 dello staff e comunque sono stati messi in isolmento ma in termini di ordinamento e in punta di documenti la Prima squadra avrebbe dovuto presentarsi con la Primavera all'Olimpico di Roma. 

Per tanto i granata avevano già ottenuto il Bonus Covid previsto per la partita contro il Sassuolo, quindi che cosa ha potuto fare la Lega ? Lì non ha deciso il Presidente, sono state tutte le altre squadre ed è chiaro dirlo perchè si parla di solidarietà in un mondo che non  c'è perchè lì so per certo che sono stati tutti gli altri club a suggerire al Presidente di Lega Paolo Dal Pino di non dare un' altra deroga, perchè ci sono paure voglio dire nel caso ovviamente che quando una squadra ha qualche problema ha un Asl "compiacente" io non credo che fosse per certo del Torino FC  fosse in precreare il precedente  in secondo luogo bisogna decidere se il campionato lo vogliamo far finire  o no? Il calendario è molto intasato, il 23 maggio il calendario deve finire perchè la UEFA lo impone per regolamento perchè ci sono gli Europei e quindi c'è stato un eccesso di zelo e prudenza di tipo "politico-sanitario"e dell' Asl e dall' altra parte 19 società su 20   hanno chiesto ai loro presidenti di non derogare da questo punto di vista ( protocollo) io sto da questa parte. Peccato per i tifosi del Torino o Urbano Cairo. La chiave di lettura è esattamente questa : "non vado a giocare con la Primavera" . Non capisco i falsi moralisti  nella mia categoria tra TV e giornali,  sfregio alle vittime della pandemia, se c'è un protocollo lo si rispetta perchè se lo modifichi come il Dash o il pongo non mi trovo d'accordo.


Davide Nicola : Crotone - Torino , i granata avranno le stesse chance avute al Sardegna Arena?

 Se fosse stato il Torino di Giampaolo ti avrei detto che la vedevo molto dura perchè quella era una squadra che non era viva  una squadra spenta morta che non tirava in porta e anche su se stessa a livello psicologico ed involuta come gioco . Nicola ha avuto il merito con una serie di pareggi iniziali  e poi con la vittoria al Sardegna Arena  di dare un identità al gruppo. Cioè non farà un calcio particolarmente ricco sfizioso però in ogni caso fa un  calcio dove i giocatori ci si ritrovano. 

Adesso, il punto qual è? questo Torino è più forte del Crotone, un pò lo dice la classifica e un pò il Crotone è sul fondo, ci sono due aspetti  che possono mettere in dubbio. Primo, non è semplice perchè bisogna vedere come hanno vissuto questa settimana e i 10 giorni di isolamento  con due rinvii alle spalle , tornare in campo non è  facile.

Secondo, i calabresi  hanno appena cambiato allenatore Cosmi con il quale hanno avuto un esordio amaro, subendo cinque goals dall'Atalanta di Gasperini. Sicurmente si giocherà l'ultima chance per provare a rimanere in Serie A. Sarà un leone ferito e non la vedo facile.


Mani, fuorigioco, Var : In che modo cambia il calcio dal 1 di luglio 2021?

Secondo me cambia troppo ed è una continua rincorsa a cercare la pepita d'oro o la perfezione che non c'è mai.  Ora hanno capito che si sono spinti oltre sui falli di mano e sull'assoluta intenzionarilità  quindi  è un buon passo indietro. 

Se il Var darà la possibilità alle squadre  di poterlo utilizzare  e di richiamarlo che come hai visto  è  un miglioramento, pertanto la tecnologia o la usi per tutti o no. 

Dunque  dove c'è informatica  da anni, e mi riferisco al tennis con le chiamate a disposizione deve essere fornito anche di chi è in campo, non soltanto dell' arbitro o dell' addetto  al Var. Altrimenti è un utilizzo parziale che dà adito a discussioni sulla tecnologia. 

Vedo di buon occhio quest'apertura, questo modernismo da parte del nuovo presidente dell' AIA  Alfredo Trentalange sperando che ciò possa servire a far crescere un pò il dibattito e la cultura sportiva  nel nostro Paese, che cultura sportiva non ne ha, mi auguro che ci siano larghe vedute per approciarsi nel migliore dei modi  a questa novità.

Da Klopp a Guardiola , la ribellione dei mister : " Non daremo giocatori alle Nazionali" è 

giusto il comportamento?

Intanto non son  gli allenatori che decidono ma sono le Società e questo è un dibattito annoso. Praticamente c'è un regolamento mondiale della Fifa dove da sempre ci sono  per le amichevoli alle quali non puoi derogare perchè son quelle numericamente e per importanza  previste dalla Fifa per cui "tu" Proprietà  hai l'obbligo di concedere i giocatori alle Nazionali . 

E' un grosso problema legato al fatto che nel calcio sempre più, viaggia sul filo del rasoio,la ricerca è solo quella del profitto, dell'utile, dell'esasperazione anche finanziaria. 

Oramai nel pallone di etico è rimasto ben poco.  Grandi Club stan passando di mano e ci sono dentro tantissimi fondi di investimento e/o proprietà che usano questi "asset" che servono per fare business. Ed è strano per loro dato il campanello d'allarme questo bilancio, che deriva dall'Inghilterra dove  il meccanismo che è  esasperato  funziona e fa profitto. Chiaramente questo  è calcio-finanza e le difficoltà ritornano.

Romanzo : il segreto del calciomercato di Paolo Bargiggia, mah qual è il segreto?

Ti ringrazio per averlo citato, il segreto è una grande passione perchè io ho cominciato per caso e ho fatto la prima sessione di calciomercato nel 1990 quando lavoravo al Corriere dello Sport  a Milano Fiori.

Una volta il calciomercato si faceva solo sui quotidiani sportivi ed era una materia molto più difficile, eri facilmente identificabile  se eri bravo o no. 

Ho iniziato dalla Serie C ( la classica gavetta) e pian piano sono cresciuto. Bisogna avere molta dedizione per questa materia devi essere molto curioso, ambizioso perchè devi voler le notizie prima degli altri e devi essere anche molto empatico nel creare un rapporto di fiducia con gli addetti ai lavori,con le fonti e riuscire a coltivartele. 

Diciamo che, a me tutte queste cose non sono mancate, e son cresciuto così . Nel 1995 il Calciomercto a Mediaset con l'allora direttore Ettore Rognoni  mi diede fiducia e incominciammo a fare delle trasmissioni degli spazi  di Calcio Mercato.

 Ovviamente nel libro racconto di 11 scoop / esclusive  che ho avuto la fortuna e la bravura di fare  in questi anni, vario dall'acquisto  di Ronaldo nel 1997, alle vicissitudini di  Higuain con la rottura al Napoli nel 2016, e  tante altre storie in cui  racconto come ci si arriva a costruire uno scoop e la figura della persona che  può essere fonte d' informazione per arrivare a completare la storia.








1 commento:

  1. COMPLIMENTI SONO LA TUA FANS PER TUTTE LE INTERVISTE CHE FAI

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