venerdì 18 dicembre 2020

A tu per tu con Andrea Bonaluce


 


Chi è Andrea Bonaluce?

Sono un giovanotto di 36 anni sui documenti ma dentro ne sento sempre tra i 15 e i 20. Sono alla continua ricerca di nuovi stimoli e sicuramente grazie al mio lavoro questi non mancano. Da qualche anno infatti sono riuscito a realizzare uno dei miei obiettivi lavorativi, ovvero affermarmi come fotografo e Videomaker. Comunque c’è sempre da imparare quindi non mi sento mai arrivato e continuo a studiare i metodi per migliorare sempre di più le tecniche che riguardano il video e la fotografia. 

Tra le altre cose sono anche un pilota di droni certificato Enac.

Poter volare, anche solo guardando uno schermo, la trovo una cosa magnifica. 




Quanto è importante la comunicazione per voi Filmaker, YouTuber ?

Sicuramente la comunicazione è uno degli aspetti fondamentali per un Videomaker. Tanto più di questi tempi dove viviamo perennemente connessi l’uno a l’altro tramite internet ed i social. Sono appassionato di spot pubblicitari e rimango affascinato nel vedere come in pochi secondi si possa raccontare una storia. E’ una sfida riuscire a comunicare qualcosa in modo efficace in 30 secondi, e la tendenza è che gli spot dureranno ancora meno quindi la comunicazione deve essere sempre più diretta ed efficace. Personalmente prediligo l’emozione alla tecnica quindi anche in quei pochi secondi desidero sempre che lo spettatore provi un’emozione. Sarà quella che gli farà ricordare lo spot.




Le sue ambizioni e il suo sogno?

Non stabilisco mete a lungo termine. Cerco piuttosto di realizzare al meglio quelle che sto vivendo sul momento. Quest’anno ho iniziato a lavorare nelle competizioni Rally come Videomaker, uno dei sogni che si è avverato , il prossimo e continuare così. La cosa più bella di questo lavoro e conoscere le storie personali e lavorative dei clienti, trovo sia un privilegio poter conoscere nel profondo qualcuno e avere la responsabilità di trasferire quei sacrifici in un video. 

Un sogno da realizzare potrebbe essere quello di lavorare nel settore del calcio, sono un grande appassionato di calcio pertanto poter lavorare anche in questo ambito sarebbe fantastico.  


Sport sì o no?

Sport si.

Lo sport fa parte della mia vita da quando sono piccolo. Sia nel praticarlo che nel guardarlo nelle varie competizioni sportive. 

Sono appassionato di Calcio come ho già detto, ma anche di tennis e di tutti gli sport motoristici, mio nonno è stato meccanico di moto per più di 30 anni, sono cresciuto con il rombo dei motori e il profumo della benzina quindi è stato inevitabile esserne attratto. Ora che lavoro nel Motorsport ogni volta che torno da una trasferta gli racconto di come è andata la gara e alcuni particolari tecnici. Condivido con lui la passione che mi ha tramandato fin da piccolo.

Per quanto riguarda la passione dello sport in genere invece è merito dei miei genitori che mi hanno sempre fatto vivere lo sport senza pressioni e mi hanno insegnato che la cosa più importante era divertisti. Questa cosa vale anche nel lavoro, se ti diverti mentre lavori, sentirai meno pressione e la qualità del lavoro ne gioverà.










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