Daniela Graglia ha 51 anni, due figli di 22 e 20 anni, è nata e vive in provincia di Torino nel verde Canavese.
Psicologa, psicoterapeuta familiare, psicodrammatista junghiana, esperta in ipnosi Ericksoniana ed EMDR per la cura del trauma.Membro dell’Associazione Mediterranea di Psicodramma- Sezione Piemontese di Psicodramma Junghiano, con la quale continua l’attività di formazione, supervisione e coordinamento.Consigliera nel Consiglio di amministrazione del CISSAC, Consorzio intercomunale servizi socio assistenziali Caluso (To).È stata “Cultore della materia” presso la Facoltà di Psicologia dell’Università della Valle d’Aosta nell'ambito dell';insegnamento.Teorie e tecniche della dinamica di gruppo.L’esperienza lavorativa comprende la terapia individuale, terapia infantile e dell'adolescenza,di coppia e familiare. Da più di vent'anni conduce gruppi quali: gruppi fiaba per bambini, gruppi di psicodramma per adolescenti e adulti, gruppi di supporto alla genitorialità.
Da undici anni è psicologa scolastica per la gestione dello sportello d’ascolto e di gruppi tematici nelle classi di un noto Liceo.
Nella scuola primaria e secondaria svolge progetti di prevenzione e benessere, con laboratori espressivi tematici nelle classi.Con Golem Edizioni ha già pubblicato I nodi dell’anima, La cura dell’anima, La salvezza dell’anima, capitoli della “Trilogia dell’anima”.
Per contatti www.danielagraglia.it
Nel periodo del Lockdown e in questa nuova fase che rischia di ritornare come a Marzo, quali sono i punti più delicati che riguardano le famiglie?
Parlerei di convivenza, intesa come gestione delle relazioni familiari, nello spazio definito e circoscritto dell’abitazione, per un tempo prolungato e forzato, a cui non tutte le famiglie sono abituate.
I limiti imposti dall’emergenza Covid hanno modificato le abitudini dei membri di ciascuna famiglia, non sempre solita a trascorrere così tanto tempo insieme. Ormai l’impegno lavorativo, scolastico, sportivo e della generale gestione del tempo libero ha portare le persone al di fuori del proprio contesto familiare. Inoltre, il tempo dedicato al dialogo tra genitori e figli, nella coppia stessa o tra fratelli, è spesso relegato a poche ore durante i pasti, con interferenze di Tv e social. In molti casi diviene così normale, e accettato, l’individualismo di ciascun membro a discapito del rinforzo della matrice di gruppo. Pertanto, per alcune famiglie il Lockdown è stato una piacevole scoperta, un nuovo modo di ritrovarsi, per altre un faticoso impegno e per alcune un rovinoso deterioramento.
Esperta in EMDR e Ipnosi, in che senso? Qual è il suo ruolo?
In qualità di psicologa psicoterapeuta utilizzo queste due tecniche terapeutiche nelle mie sedute con i pazienti; li guido alla scoperta di nuove consapevolezze. EMDR sta per eye movement desentisization and reprocessing, metodo psicoterapeutico strutturato per il trattamento del trauma, di eventi traumatici e dello stress traumatico. Si lavora sul ricordo dell'esperienza traumatica singola o prolungata da cui deriva il disagio e la sofferenza della persona con l'obiettivo di ridurre la carica emotiva negativa che il ricordo dell'evento determina. Un modo per togliere colore, sbiadire e ridurre in seppia le fotografie traumatiche impresse nella nostra mente.Invece, Ipnosi Ericksoniana è una tecnica psicoterapeutica che accompagna il paziente in un percorso di scoperta e utilizzo delle proprie risorse inconsce, in cui avviene uno spostamento dell'attenzione dall'esterno all'interno del soggetto,attraverso uno stile non manipolativo, né direttivo.
l’evento inaugurale dell’Universita’ eCampus che ha promosso insieme a Linguadoc e a Polis Cultura,per la presentazione “ La mia storia, La tua storia e La nostra storia “ tratta dalla Trilogia “I nodi dell’anima; La cura dell’ anima; La salvezza dell’anima ( Golem edizioni)”come è stato collaborare con Giulio Graglia e Sabrina Gonzatto?
Sicuramente arricchente per la grande esperienza che entrambi hanno in ambiti diversi ma decisamente complementari. Emozionante perché per la prima volta eravamo in famiglia.Piacevolmente armonico in quanto Sabrina, Giulio ed io parliamo lo stesso linguaggio, quello dell’espressione artistica, della creatività e della fantasia che il mondo della letteratura, del teatro, della musica e delle arti in genere ci hanno insegnato.
Altre passioni?
Tante! Sono una grande appassionata… Sono psicodrammatista junghiana amante del teatro in genere. Ho una formazione personale in danzaterapia e in arteterapia, suono il pianoforte, il clarinetto nella filarmonica locale, canto nella corale del paese. Poi, ballo il samba in un gruppo carnevalesco e le danze occitane alle sagre popolari. Con L’Unitalsi svolgo il mio operato a Lourdes.
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