venerdì 13 marzo 2020

La parabola del colibrì di Luisella Urietti





 Carissimi.
Molti di voi mi conoscono da tempo, altri da meno. Mi alleno da circa 20 anni tutti i giorni: a volte per pochi minuti, a volte più a lungo, con esercizi di varia natura che mi aiutano personalmente e nello svolgimento della mia professione.
Dopo circa una settimana di silenzio, durante la quale ho ascoltato tante voci e versioni rispetto alla situazione attuale, mi è venuta un'idea su come dare il mio contributo in questo difficile e doloroso momento.
Mi ha ispirata la fiaba africana – inviatami da un amico - che potete leggere in calce.

Ho trascorso la maggior parte della mia vita a studiare per acquisire strumenti, conoscenze, capacità e competenze che mi permettono di migliorarmi e d'insegnare ad altre persone a farlo. Ma penso, da sempre, che tutto questo abbia valore solo se viene condiviso.
Come il piccolo colibrì, che ogni anno a maggio viene a fare visita al mio gelsomino fiorito, contribuisco anch'io con le mie gocce d'acqua.
Se siamo arrivarti a questo punto è perché
non abbiamo avuto cura – prima di tutto - di noi stessi.
Questi esercizi possono dare benefici anche immediati, quali l'aumento del livello di energia e il rafforzamento del sistema immunitario: ci aiutano a rafforzare la nostra salute. Per stare bene già autonomamente senza che altri debbano occuparsi di noi. Facendo gli esercizi teniamo fede al nostro primo dovere: mantenerci sani. Rimanendo sani potremo anche aiutare gli altri.
QUANDO: ogni mattina ORARIO: h 10.00
LUOGO: ognuno a casa sua
ALLENAMENTO
CONDIZIONI: abiti comodi potete stare sdraiati - no cuscini sotto la testa - anche sul letto o su un tappeto, o comodamente seduti ma mantenendo la schiena dritti (anche appoggiata non infossata).
TIMER dovete impostare il tempo dell'esercizio o sul cellulare o su un normale timer da cucina
DURATA COMPLESSIVA: 30 MINUTI CIRCA
FINALE 5' RIPOSO con respirazione libera. Rialzatevi lentamente
10.00/10.05 ci prepariamo
10.05 INIZIO
Da 1 (minimo) a 10 (max) date un punteggio al vostro livello di energia.
ESERCIZIO NUMERO 1
DURATA 5' circa
Respiriamo partendo dall'alto verso il basso per calmare lo stress e l'ansia e prepararci agli esercizi successivi.
Sdraiati, occhi chiusi, mettere le mani sul petto e fare 5 respiri ampi e lenti, respirate con la bocca: serve per decontrarre il diaframma.
Datevi il tempo di svuotare.

Sicuramente i muscoli sono contratti e non sarà forse facilissimo riempire i polmoni, non forzate, cambierà con l'allenamento.
Spostate le mani sul diaframma e fate 5 respirazioni ampie e lente. Date il tempo di svuotare i polmoni, non forzare per non creare crampi ai muscoli della schiena. Spostate le mani sul ventre e fate 5 respirazioni ampie e lente. Se sentite che è difficile spingere la respirazione in basso non forzate, ma mantenete l'obiettivo che arrivi il più in basso possibile.
Posare le mani sulla zona dove respirate serve per farvi capire se respirate veramente in quella zona: dovete sentire che si gonfia riempiendosi d'aria.
2' RIPOSO
ESERCIZIO NUMERO 2
DURATA 5'
Prendete carta e penna e fate un elenco, di almeno 3/4 di situazioni in cui siete stati bene fisicamente e psicologicamente, non importa se il soggetto è il cibo, l'amore, l'amicizia, la natura... devono essere situazioni dove vi siete sentiti FELICI e APPAGATI. L'importante è che le situazioni vi siano chiare e che evochino sensazioni di gioia/serenità/benessere/appagamento/soddisfazione....
Ora sceglietene una, distendetevi o sedetevi comodamente e chiudete gli occhi. Iniziate a pensare a quella situazione e a creare delle immagini mentali, cercate di riviverla con tutti i sensi, odori, colori, sensazione di calore eventuale (o il freddo della neve), il vento sulla pelle, il sole che tramonta, l'alba, il gusto di una bevanda, di un frutto che vi piace, uno stormo di uccelli nel cielo, un massaggio, una canzone... ognuno di noi ha cose che ama e che lo fanno star bene, ora è il momento di attingere a questa grande riserva "dimenticata" dentro di noi.
RESPIRATE e diffondete/spargete queste sensazioni FISICHE in tutto il corpo.
Perché l'esercizio funzioni è necessario sperimentare nel corpo le sensazioni fisiche e non che quella situazione vi ha procurato, sentirete eccitazione, emozioni, sensazioni di caldo/freddo o anche lieve sudorazione, desiderio magari di muovervi o in bocca il sapore di qualche cibo o bevanda, o le fusa del vostro gatto, o l'odore della pelle della persona che amate o di vostro figlio...
Perché
Rick Hanson neurospicologo e ricercatore statunitense (autore del libro: Hardwiring Happiness), afferma che ci vogliono meno di 30 secondi per iscrivere una nuova informazione nella corteccia neuronale.
Dunque, se vogliamo sostituire il contenuto della nostra corteccia neuronale - sostanzialmente composto di "pensieri" negativi e quindi ricchi di paura, stress, pessimismo e condizionamenti esterni in questo momento particolarmente pesanti - dobbiamo procedere come sopra, ma con continuità...

Tutto ciò che siamo nasce con i nostri pensieri... Noi creiamo il nostro mondo. - Buddha
Vi ricordo che stiamo parlando di una manciata di secondi.... all'inizio, non allenanti magari ci metteremo un po' di più, ma con l'esercizio diventerà un gioco da ragazzi. Se il contenuto della nostra corteccia neuronale cambia in senso positivo.... potete facilmente immaginare come possiamo sentirci e come possiamo evolverci e cambiare.
2' RIPOSO
ESERCIZIO NUMERO 3
DURATA 5'
Respirazione quadrata
Sempre distesi o seduti comodamente (cercate di mantenere la schiena diritta) suddividiamo la respirazione in 4 tempi
Inspiriamo in 7''
polmoni pieni 7''
espiriamo per 7''
polmoni vuoti 7''
Se 7'' sono troppi provate con 5'', non è una gara... l'esercizio funziona lo stesso anche se i secondi sono minori. La cosa importante è il rispetto dei 4 tempi.
5' RIPOSO
Prestate attenzione a come vi sentite e comparate il vostro livello di energia attuale con quello che avete rilevato all'inizio degli esercizi.
Potreste anche sentirvi più stanchi, avere sonno... il corpo utilizza l'energia in vari modi, non sempre il risultato immediato è il benessere. Il benessere è l'obiettivo e per raggiungerlo ci vuole costanza, pazienza e allenamento.
Grazie per aver condiviso con me questo momento.
Vi aspetto ogni mattina perché questi esercizi, fatti insieme, sono molto più efficaci e aumentano in modo esponenziale il livello di energia. La quale ci collega tutti, anche se fisicamente siamo lontani.
Abbiate pazienza, come tutte le cose, all'inizio, ci vuole un po' di tempo. In questo periodo il tempo è una risorsa di cui – ECCEZIONALMENTE– disponiamo in abbondanza. USIAMOLA per stare meglio.
Un fiocco di neve è una delle creazioni più fragili, ma guarda che cosa possono fare i fiocchi quando si attaccano insieme - Anonimo

La parabola del colibrì
Si narra, che in una grande e antica foresta ricca di alberi vivessero anche tantissimi animali. Ma con l’arrivo dell’estate questa foresta divenne arida e secca, con innumerevoli incendi. Il fuoco si diffuse rapidamente e gli animali spaventati, iniziarono a fuggire. In mezzo alla confusione, un piccolo colibrì cominciò a volare nella direzione opposta a quella del resto degli animali.
Volando volando, il colibrì arrivo su un lago e iniziò a prendere piccole gocce d’acqua per gettarle sopra le fiamme. Leoni, giraffe, elefanti e altri animali, stupiti, guardavano il piccolo uccellino fare avanti e indietro.
A un certo punto in coro chiesero:
– Cosa stai facendo? Dove stai andando? Perché non scappi dal fuoco?
Il colibrì si fermò solo un momento e rispose:
– Questa foresta è la mia vita, il mio nido e tutto ciò che ho costruito, così come per tutti voi. Non voglio che scompaia e mi farebbe stare molto male sapere che avrei potuto fare qualcosa per salvarla e non ho fatto nulla. Ecco perché sto volando verso il lago nel mezzo della foresta, raccolgo dell’acqua nel mio becco e la butto sopra le fiamme per mitigare il fuoco.
Il resto degli animali rispose:
– Sei pazzo, poche gocce non serviranno per calmare le fiamme. Non puoi spegnerlo da solo.
Allora il colibrì rispose:
– È possibile ma io sto facendo la mia parte. – E continuò il suo instancabile volo verso il lago.
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Luisella Urietti
www.touch4teach.com
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