sabato 14 marzo 2020

A tu per tu con Sabrina Gonzatto

Scrittrice di Successo , puoi raccontare agli appassionati di sport e amanti della lettura, il romanzo il cui titolo è: “Orfeo Pianelli il Presidente del Toro Campione” ? 

E’ una biografia dedicata ad uno dei più amati presidenti del Toro, l’uomo che insieme agli allenatori, primo fra tutto Gigi Radice, i dirigenti e i calciatori ha reso possibile la conquista dello scudetto. Quel famoso giorno, il 15 maggio del 1976 se non erro, in cui il Toro arrivo’ primo in classifica battendo tutti. Una giornata memorabile che non tutti i lettori avranno avuto la possibilità di vivere, visto l’anno, ma che si tramanda di padre in figlio e fa parte, insieme a Superga, Meroni, Ferrini, dell’immaginario collettivo della nostra squadra. Tornando al libro, ci tengo a dirti che la motivazione che mi ha spinto a trattare un argomento così delicato, è stata la figlia del Presidente: Cristina Pianelli. Nell’estate del 2006 andammo nella sua casa di Villefranche in Costa Azzurra. La stessa abitata dal papà, morto l’anno prima, e la mamma Cecilia. Una bellissima villa sul mare. Avevo appena scritto il mio “Ma cos’era mai questo Toro?” e gliene regalai una copia. Quel libro siglo’ l’inizio della nostra amicizia. Ricordo quando mi chiamo’ subito dopo averlo letto, nel salutarmi mi chiese che le sarebbe piaciuto scriverne uno insieme per dedicarlo al suo papà. Due anni dopo fondammo il Toro Club Orfeo Pianelli nella sede di corso Vittorio Emanuele 77, dove lavoravo. Pensa che lei non era più rientrata in quelle stanze! Indimenticabile la sua reazione nel ritrovarsi in quella meravigliosa residenza, presa dal Presidente Pianelli per il suo Toro. Abbiamo trascorso dei bei momenti con Cristina. Lei a Villefranche io a Torino. Fino al giorno in cui è mancata a causa di un tumore. La notizia mi venne comunicata dall’amico Mauro Saglietti mentre stavo lavorando al Salone del Libro. In quel momento decisi di scrivere il libro che con Cristina avevamo progettato e che fu pubblicato l’anno dopo, nel 2011. Come ti dicevo, è una biografia romanzata. Tante le testimonianze, le fotografie sono inedite e provengono dalla famiglia Pianelli. La prefazione di Paolino Pulici. Ha un valore particolare per me come potrai immaginare. E quando ne parlo mi commuovo. Sai, ogni volta che posso, vado al cimitero di Villefranche per portare una rosa alla tomba che li accoglie. Dimenticavo di dirti che il libro è dedicato a Cristina e a suo figlio Giorgio. 


Con quale partner maschile o femminile, ti piacerebbe produrre un libro ? 

Ce ne sono alcuni. Un esperimento, ben riuscito devo dire, lo abbiamo fatto con Fabrizio Turco qualche anno fa. Recentemente alla presentazione di un testo non mio, qualcuno mi ha chiesto: “quand’e’ che scriverai il prossimo libro?” E devo dirti che l’idea mi solletica non poco  soprattutto in questi giorni in cui l’allerta Covid-19 impone uno stop alle nostre attività quotidiane. È un tempo sacro quello che ci viene donato e che non dobbiamo sprecare. E magari, chissà, mi metterò a scrivere qualcosa. Ti terrò aggiornata.

In che modo si concluderà il Campionato di Lega di Serie A per il Torino Football Club?

In un momento così devastante per tutta l’Italia e per il mondo intero faccio fatica a rispondere alla tua domanda, di getto ti direi: ma chi se ne frega! Di fronte alla situazione sanitaria, alla crisi economica, al crollo in borsa ma soprattutto ai decessi, le sorti della serie A mi sembrano davvero secondarie. Se non sbaglio nel periodo della Seconda Guerra Mondiale furono presi dei provvedimenti importanti. oggi nel 2020 il Coronavirus però ha violentato tutti noi senza permetterci di correre ai ripari. Uno tsunami di cui sappiamo molto poco nonostante scienziati, medici, personale sanitario e le istituzioni si stiano prodigando giorno e notte per trovare una soluzione. Senza dimenticare l’apporto fondamentale che noi cittadini possiamo dare seguendo le indicazioni ministeriali. È un panorama apocalittico quello che abbiamo di fronte, proprio come ci e’ stato narrato in tanti libri e film. Quella è finzione, la nostra invece è realtà. Non vorrei però che il mio grido iniziale potesse essere male interpretato. A me, come a tutti i tifosi granata sta molto a cuore il destino della nostra squadra. Il Toro in questo campionato non ha lavorato come avrebbe dovuto e i risultati si sono visti. Annullare il campionato? Congelarlo e riprenderlo ad agosto? Non so quale delle due soluzioni sia la migliore. Certo è che a noi, un momento di riflessione epocale come questo non può che far bene. Non saremo più come prima, proprio come all’indomani del crollo delle Twin Towers. D’ora in poi ci sarà un prima e un dopo Covid-19, questo è chiaro. Però c’e’ voglia di pensare a cose belle: uscire per prendersi un gelato, andare dal parrucchiere, recarsi allo stadio e gioire per la propria squadra. Ho detto ‘ pensare a cose belle’ non a caso.  Abbiamo voglia di vedere un bel Toro! Un Toro combattente! Tra qualche settimana potremo tornare alla ‘normalità’, per ora restiamo in casa e riflettiamo. Dai Toro, rifletti anche tu! 

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