venerdì 20 marzo 2020

“CAMBIARE le PROPRIE ABITUDINI “ di Luisella Urietti






È molto importante #IORESTOACASA ma è fondamentale #IOMIMANTENGOSANO
Suggerimenti per utilizzare proficuamente la reclusione e diventare persone migliori
“Le abitudini sono come una fune. Ne intrecciamo un trefolo ogni giorno e ben presto non riusciamo più a spezzarla.”. - Horace Mann
Perché è così difficile cambiare le nostre abitudini anche in situazioni dov'è in gioco la nostra vita?
Ognuno di noi ha schemi di funzionamento che ci permettono di vivere in società. Sono comportamenti che si attivano automaticamente, senza coinvolgere la nostra attenzione. Più schemi sono presenti nella nostra vita, meno disponibilità avremo verso il cambiamento.
Dunque.
Più schemi = meno attenzione = meno allenamento ad utilizzare l'attenzione = maggiore resistenza al cambiamento.
Ognuno può condurre una ricerca sulle proprie resistenze: tutto ciò che posticipiamo e non troviamo il tempo di fare – soprattutto adesso – dovrebbe essere indagato ;-)
Suggerimenti su abitudini che possono essere modificate in meglio in questo periodo.
1 Mangiare più lentamente
Quanto tempo dedichiamo al nostro pasto? A cosa pensiamo quando mangiamo? Gustiamo i cibi o li trangugiamo? Ci ricordiamo che cosa abbiamo mangiato ieri? Mangiare lentamente ha un'enorme quantità di vantaggi, tutti legati a un sensibile aumento del nostro piacere gustativo, del nostro benessere digestivo, e non solo...
2 Guardare in alto
Dal 2005 vivo al 6° e ultimo piano di un palazzo, ogni giorno mi affaccio e lascio vagare lo sguardo in tutte le direzioni ... le persone invece guardano solo verso terra... nessuno mai guarda il cielo.
L'anno scorso un nuovo dirimpettaio mi ha vista: è stata la prima persona in 14 anni. Siamo diventanti amici.
Se vogliamo ELEVARCI dobbiamo guardare in alto, perché lo sguardo, a differenza dell'udito, possiamo decidere dove indirizzarlo. Dove guardiamo in prevalenza?
3 Prendersi cura di sé.
Non significa lavarsi, pulirsi, ecc... significa PROVARE PIACERE nel farlo.

Che cosa succede quanto lo facciamo? Ora abbiamo più tempo... riusciamo a concederci anziché il lavaggio rapido una doccia o un bagno soddisfacente? A cosa pensiamo quando ci prendiamo cura di noi?
4 Essere presenti
Siamo qui, ma non ci siamo: siamo presenti/assenti. Una parte della nostra attenzione è nel passato e una parte nel futuro. QUI E ORA è una condizione eccezionale... ad esempio quando ci diamo una martellata sul dito...
Siamo consapevoli di questo? E siamo consapevoli che questo atteggiamento di presenza/assenza alimenta i nostri schemi e non ci fa mai godere pienamente delle cose che viviamo?
SENZA LA NOSTRA PRESENZA, ANCHE LA MIGLIORE ESPERIENZA NON SUSCITERA' GRANDE EMOZIONE/ECCITAZIONE.
Se oggi gustiamo una bevanda o un cibo particolare... chiudiamo gli occhi, e sentiamone il gusto. È una cosa che ci piace e può darci molto più piacere. Se lo facciamo, quel sapore ci rimarrà in bocca più a lungo e ci renderà un pochino più contenti. Provare per credere!!!!
 “Nulla sarebbe più faticoso che mangiare e bere se Dio, oltre che una necessità, non ne avesse fatto un piacere.” - Voltaire

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