sabato 21 marzo 2020

A tu per tu con Darwin Pastorin




Darwin Pastorin, italo-brasiliano, 20 anni a Tuttosport, direttore di Tele+ e Stream, dei Nuovi Programmi di Sky Sport, di La7Sport e Quartarete TV, oggi cura un blog su Huffington Post. Ha scritto numerosi libri mettendo insieme calcio e letteratura, memoria personale e memoria collettiva.
In base alla sua esperienza come lo percepisce il futuro del calcio italiano?

Vedo un futuro felice. Giovani apprendisti campioni stanno crescendo bene e ho fiducia nella serietà e nel lavoro di Roberto Mancini, allenatore della nostra Nazionale: i prossimi Europei, che si disputeranno, per via dell’emergenza sanitaria, il prossimo anno, potrebbero vestirsi di azzurro. Ricordo che l’Italia ha conquistato, sinora, una sola edizione della massima manifestazione continentale: nel 1968, 2-0 all’Olimpico di Roma, nella finale bis contro la Jugoslavia, grazie alle splendide reti di Gigi Riva, il breriano “Rombo di Tuono” e di Pietro Anastasi, il caminitiano “Pietruzzu”. E al nostro movimento servirebbe un successo nella Champions League: riuscirà la Juventus, in questa stagione, a sfatare la tradizione sfavorevole? È la speranza di molti... Intanto ci godiamo le imprese della bellissima Atalanta, una squadra che pratica un football divertente e moderno, votato all’attacco. Non più una favola, ma una lucente realtà. Complimenti a Gasperini. Un applauso, ovviamente, anche alla spavalda e convincente Lazio di Simone Inzaghi. Una squadra in odor di scudetto, Juve permettendo. Quest’anno, tra l’altro, sono cinquant’anni dallo storico scudetto del Cagliari e dalla fantastica Italia-Germania 4-3, semifinale del mundial messicano del 1970, terminata con quegli epici tempi supplementari. Credo molto nella ulteriore crescita del calcio femminile: le nostre ragazze sono semplicemente fantastiche!


Il “leggero abbassamento “,dello stipendio dei tesserati di Lega  di Serie A, puó ridimensionare i conti economici delle Società Sportive?

Faccio mie le parole di Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio: “Tagliare lo stipendio dei calciatori non deve rappresentare un tabù”. Si parla di una decurtazione del 20-30%. L’appello è rivolto, a quanto pare, soprattutto ai giocatori della serie A, ai più ricchi. La questione è aperta. Vorrei ricordare, nel contempo, le grandi prove di solidarietà, dal punto di vista economico e non soltanto a parole, offerte da diversi giocatori ed ex giocatori per fare fronte all’emergenza Coronavirus, soprattutto per quanto concerne gli aiuti agli ospedali.

I calciatori d’élite come l’ex Portiere sardo del Paris Saint -German  Salvatore Sirigu, il Capitano del Torino F.C. Andrea Belotti e il Difensore Armando Izzo,chi delle “Grandi” potrà acquistare questi giovani ragazzi di talento?

In verità non riesco a pensare a un Toro senza tre elementi fondamentali come Sirigu, Belotti e Izzo. Rappresentano un patrimonio per la società e per i tifosi granata. Sono un appassionato di portieri, il ruolo più romantico, con la “vecchia” ala destra, del nostro football: e ritengo Sirigu uno dei migliori estremi difensori in circolazione. Farebbe gola a molti club, e non soltanto del nostro campionato. Ma devo ammettere: la maglia del Torino gli dona, è molto!

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