martedì 24 marzo 2020

A tu per tu con Valeria Votano




Valeria Votano nasce nel 1990 nel torinese e vive a Torino. Nutre da sempre interesse per il mondo dell'arte e dell'espressione artistica e si laurea con lode in Conservazione e Restauro dei Beni culturali. Nel 2018 intraprende il precorso che approfondisce la passione che coltiva fin da piccola: l'amore per gli animali e, in particolare per i cani, conseguendo il diploma nazionale CSEN come Educatrice Cinofila.

Quali caratteristiche deve avere un Educatore Cinofilo?
La figura dell’Educatore Cinofilo deve essere innanzitutto una figura poliedrica e adattabile. 
Naturalmente la passione e la competenza rappresentano la base fondante per essere un buon professionista. Trovo però che ciò possa non bastare, in quanto una delle caratteristiche che non deve mancare è la capacità di ascolto. Ascolto delle necessità del proprietario ma soprattutto di quelle del cane. Alcune problematiche nel rapporto cane/uomo possono nascere da “incomprensioni” nella comunicazione tra le due parti. 
Dobbiamo ricordarci che il cane ha un modo di comunicare diverso dal nostro e, se non si impara a rapportarsi con lui in maniera corretta, non si avrà la possibilità di creare un rapporto di fiducia e collaborazione.
Per insegnare ciò l’educatore cinofilo deve anche saper esprimere adeguatamente i suoi insegnamenti, adattandoli al meglio al proprietario e alla situazione che necessita del suo intervento. E’ anche qui che entra in gioco la sua adattabilità: ci troviamo di fronte a individui diversi (sia bipedi che quadrupedi) e dunque il percorso di educazione andrà modellato di caso in caso per ottenere il risultato desiderato e per permettere di creare un miglior rapporto cane-proprietario.

Quali razze canine sono predisposte ad essere educate? Quali no?
Non ci sono razze canine che non possono essere educate. Lo stesso vale naturalmente per i cani che non sono di razza.
Una buona educazione si basa sulla buona comunicazione tra il proprietario e il suo cane. Perseguendo tale obiettivo (soprattutto se l’educazione inizia da cucciolo, ma anche da adulto), la razza non è discriminante.
Bisogna però pensare che ogni razza canina ha delle peculiarità. Le strategie adottate durante il percorso educativo dovranno quindi tener conto di tali caratteristiche.
Anche le differenze individuali tra i soggetti sono da tenere in considerazione. Ad esempio è possibile che un cane preferirà come premio il gioco, mentre un altro il cibo. 
L’educatore andrà così a capire queste particolarità e a valorizzare le potenzialità di ogni soggetto e di ogni binomio.


Capitano momenti "no" durante l'addestramento?
Certo, i momenti “no” possono capitare! Ma se vediamo che un insegnamento non è correttamente recepito da parte del cane o del proprietario è probabile che il metodo adottato non sia quello più adatto per il soggetto preso in considerazione. 
Un metodo valido ed efficace per molti cani può magari non esserlo per uno in particolare. Allora che fare? Qui entra ancora in gioco l’adattabilità di cui parlavo prima. Si reinventa il sistema per trovare la chiave che potrà essere efficace  per la situazione: per essere educatori cinofili bisogna essere anche un po’ creativi!

Quanto è importante la figura del padrone?
Questa figura è assolutamente fondamentale!
Più che di padrone parlerei  di proprietario o di conduttore. Noi abbiamo la responsabilità del nostro cane, della qualità della sua vita e della nostra in sua compagnia. Un buon rapporto con lui non si instaura con la paura ma ponendo il cane in condizione di potersi fidare di noi e di voler collaborare con noi. Tutto questo si ottiene impostando regole di gestione chiare e coerenti,avvalendosi dell’aiuto dell’Educatore
Il percorso di educazione è infatti diretto sì al cane, ma anche (e alle volte soprattutto!) al proprietario. 
E’ lui che trascorre la sua vita in compagnia del suo amico a 4 zampe ed è lui che deve mettere in pratica quotidianamente gli insegnamenti dati dall'educatore. Se impara a comunicare con il suo cane adeguatamente e, a sua volta, a decifrare la comunicazione che il cane usa, otterrà un rapporto di fiducia e collaborazione che farà del suo cane un cane educato, in grado di vivere nell’ambiente umano da noi abitato. 
Avere un cane educato  ha un doppio vantaggio per entrambe le parti: per noi vuol dire essere sereni che  il nostro amico a 4 zampe si comporterà in maniera adeguata in tutte le situazioni a cui l’abbiamo abituato, e per il cane vorrà dire poter accompagnarci e passare molto tempo con noi. 
E per loro, non c’è miglior regalo.


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