venerdì 7 febbraio 2020

A tu per tu con Emanuele Pastorella












Quali percorso di studio hai dovuto affrontare per diventare un giornalista sportivo  ?


 Fin da piccolo ho sempre avuto la passione e la propensione per la scrittura. Alle elementari ero tra i più bravi nello svolgere i temi, alle medie facevo parte della redazione del "giornalino" della scuola, al liceo classico ho affinato l'italiano e ho incrementato il mio vocabolario. Non ho ancora terminato il mio corso di laurea, sono iscritto a Scienze della Comunicazione all'Università di Torino, ma purtroppo (o per fortuna) sono sempre più impegnato con il lavoro. 

Come è organizzata la giornata lavorativa in un grande quotidiano piemontese?

 Ci sono giornate più frenetiche e giornate più tranquille, ovviamente il periodo più caldo cade quando il calciomercato è aperto e bisogna stare sul pezzo davvero 24 ore su 24. Al mattino presto è molto importante fare la rassegna stampa, leggere i vari giornali per vedere le notizie riportate dai colleghi e si fa un primo punto della situazione; poi, verso metà mattinata, mi sento con il capo dello sport di Torino CronacaQui e insieme iniziamo a valutare quali potranno essere i temi di giornata; nel pomeriggio comincia il lavoro vero e proprio, tra la ricerca di notizie attraverso le fonti personali e la scrittura in concreto degli articoli per il giorno dopo.


E' difficile scalare le gerarchie in redazione?



Io sono un collaboratore, di conseguenza non lavoro dentro la redazione ma da casa o dove si tengono conferenze stampa e allenamenti del Torino. E' difficile scalare le gerarchie anche e soprattutto perché l'editoria non sta vivendo un periodo brillante, anzi è un settore piuttosto in crisi. Anche per questo motivo ho altre collaborazioni oltre a Torino CronacaQui, ad esempio su internet con le testate TuttoMercatoWeb e con TorinoGranata.it, due punti di riferimento sul web per gli sportivi e per i tifosi del Toro. Inoltre, per ampliare ulteriormente le conoscenze e il raggio d'azione, ho sostenuto un master di marketing online: bisogna tenersi sempre aggiornati su tutto e aprirsi anche altre porte al di fuori del giornalismo sportivo.



Come si accompagna il lettore alla comprensione dell'articolo?



Penso che l'importante sia essere il più chiaro possibile, non dando niente per scontato: è bene essere sempre precisi, senza tralasciare nulla. Ecco un esempio molto recente: quando Mazzarri prese come punto di riferimento Chiellini, è capitato di ripetere l'episodio anche a settimane di distanza e ogni volta ho sempre fatto un "riassunto delle puntate precedenti". Chiarezza, precisione e sintesi, secondo me sono questi gli ingredienti che non devono mai mancare per scrivere un buon articolo e per aiutare il lettore nella comprensione del testo che si scrive. 








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