lunedì 6 aprile 2020

“IL FUTURO COMINICIA OGGI. NON DOMANI.“ di Luisella Urietti






#IOMIMANTENGOSANO
Suggerimenti per utilizzare proficuamente la reclusione e diventare persone migliori
“Se hai un passato di cui non sei soddisfatto, adesso dimenticalo. Immagina per la tua vita una nuova storia, e credici.
Concentrati soltanto sui momenti in cui sei riuscito a ottenere quello che desideravi: e questa forza ti aiuterà a ottenere quello che vuoi”. - Paulo Coelho
Ognuno di noi ha un passato, e noi siamo - in parte - il risultato del nostro passato.
Il problema più diffuso è che continuiamo a pensare a quella parte negativa, triste, dolorosa, infelice. Siamo stati feriti, abbiamo ferito, abbiamo sofferto, abbiamo perso persone che amavamo e che ci amavano, animali e a volte oggetti cui eravamo affezionati.
Il VERO PROBLEMA è che non riusciamo ad accettare che è una fase della vita chiusa, finita, che non possiamo più cambiare. Molta della nostra preziosa e LIMITATA energia, se ne va così... semplicemente focalizzandola su qualcosa che non esiste più. È evidente che non basta fare un fagotto degli episodi “negativi” e buttarselo alle spalle: prima o poi inciamperemmo trovandocelo nuovamente tra i piedi.
È necessario venire a patti con la propria storia e riuscire, se vogliamo davvero usare la nostra energia anziché sprecarla, a “metabolizzarla”.
Che significa? In parte accettarla, in parte “chiuderla” - non ho detto dimenticarla - in ogni caso è necessario “trasformarla”. Quante parentesi relative al passato risultano aperte nella nostra vita? Quanti “conti” abbiamo in sospeso con persone vive o defunte da anni? Abbiamo bisogno di contemplare anche il perdono, almeno come possibilità, ricordandoci che si perdona la persona, mai l'azione.
Se fossimo una casa con tante camere, dall'esterno vedremmo luci accese a ogni finestra, giorno e notte, in tutte le stanze. La prima reazione sarebbe di andare a spegnerle... Perché allora continuiamo nella nostra mente e nel nostro cuore a tenerle accese?
La verità è che siamo affezionati a questo dolore. È familiare, ci tiene “compagnia”. È brutale.
Ma è così.
Non ci fa piacere, ma non riusciamo ad immaginare la nostra vita senza...
Eppure, senza, saremmo più liberi. Ma abbiamo paura.
È vitale riuscire a trovare un equilibrio, per evitare che la”oscura” parte del nostro

passato influenzi il nostro presente e getti un'ombra lunga sul nostro futuro. Facciamo qualcosa.
“Il futuro inizia OGGI. Non domani”.
Giovanni Paolo II



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