mercoledì 19 giugno 2019

A tu per tu con Irene Perino






Che cosa scrivevi all'inizio? Sei stata incoraggiata da qualcuno e se sì, da  chi?

Associo la mia passione per la scrittura alle scuole elementari e alla maestra Antonella, una donna un po' burbera e parecchio severa che ricordo però con molto affetto. Ripensando a quegli anni ho in mente due immagini: il plico di fogli protocollo e una penna sferografica di colore lilla. 
Quella penna è un'immagine della mia crescita, il simbolo di un momento di passaggio, dalla scrittura a matita, cancellabile e insicura, a quella a penna, (quasi) indelebile e più convinta. 
Antonella ha visto in me un talento in erba e mi ha spinto per prima a coltivarlo. Sono poi stata fortunata nei miei percorsi scolastici successivi a trovare sempre chi ha creduto in me, consigliandomi e indirizzandomi, fino a farmi spiccare il volo.
Da che ricordo, ho sempre scritto: temi, storie, diari segreti, lettere.
Ho avuto un percorso scolastico e lavorativo variegato e apparentemente ïsconnesso ma i miei genitori mi hanno sempre detto di farmi guidare dalle passioni e non dalle convenzioni e così ho fatto. Dopo il liceo, ho messo così in saccoccia l'amore per i miti greci e ho scelto di seguire il mio innamoramento per la Storia dell'Arte. L'arte contemporanea è stata oggetto dei miei primi "veri" articoli, scritti durante il mio (lungo) percorso per diventare una giornalista pubblicista. 
Web e social sono arrivati più tardi, quasi per caso, e si sono aggiunti al mio bagaglio di esperienze, trovando poi un senso nel 2011 con la nascita di "Le Millemila cose da fare a Torino", il mio blog, nato per promuovere Torino e il mio lavoro (all'epoca) di guida turistica, ottimo modo per arrotondare lo stipendio di una giovane social media manager. 
Ed oggi son qui, con un libro alle spalle (My Secret Turin, 2017) e un secondo in libreria (360 idee per innamorarsi di Torino, 2019).


I tuoi libri prendono forma meglio quando sei in tranquillitá o sotto stress?

Da grande fan delle To do list, amo la pianificazione e adoro follemente spuntare le cose fatte ma ammetto di lavorare molto bene anche quando sotto pressione. Questo, devo dire, accade spesso perché il lavoro come blogger e scrittrice, una volta uscito dal cassetto dei sogni, vive parallelamente ad un "normalissimo" lavoro del XXI secolo, nel mondo del marketing e della comunicazione. Potete quindi facilmente immaginarmi, nottetempo e nel fine settimana, seduta sul mio divano con un PC portatile in braccio mentre mi convinco che le giornate hanno più di 24 ore! 


Progetti per il futuro?

Il futuro prossimo vede la promozione del mio libro, con una serie di date da qui a fine anno. Ma visto che non sto mai ferma, sono di nuovo con la testa infilata nel mio cassetto dei sogni per tirarne fuori uno nuovo. 
Mi piacerebbe senza dubbio omaggiare con un terzo libro la Provincia di Torino e la nostra bellissima Regione Piemonte, scrivendo il seguito del mio primo libro e raccontando, con la metafora femminile, le 8 province piemontesi. 
Poco più un là invece, un libro di racconti e un romanzo, magari per raccontare la storia di mia Nonna, a cui devo quel 25% di sangue meridionale che mi rende una torinese al 75%, il modo con cui presento ai lettori dal 2011. 
















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